Venerdì scorso, dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro, la seduta di contrattazione a Wall Street ha portato ad un nuovo record per l’indice S&P 500. In particolare, gli occhi degli operatori si sono concentrati sulle Non-Farm Payrolls hanno deluso le stime degli analisti.
Il dato delle buste paga non agricole è risultato in crescita di 266mila unità rispetto le 978mila unità attese dal mercato. Il tasso di disoccupazione è invece salito del 6,1% e si è confronto con le attese ferme al 5,8%.
I risultati del mercato del lavoro USA sono stati letti positivamente dai trader: misurazioni peggiori infatti rinviano una probabile discussione sul tapering da parte della Federal Reserve oltre la riunione in agenda per giugno. Dopo la pubblicazione dei dati si è assistito ad un temporaneo crollo dei tassi e un rialzo degli indici azionari a prezzare una politica monetaria accomodante più duratura.
Il DJIA e l’S&P 500 hanno registrato nuovi massimi storici, con tutti i settori di quest’ultimo in positivo, in particolare quelli legati alle materie prime, industriali e consumi discrezionali. Continua a rimanere indietro il NASDAQ 100 nonostante la chiusura positiva (+0,78%). Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sull’S&P 500 e come operare.
Indice di Borsa S&P 500: l’analisi tecnica
Nella seduta dello scorso 7 maggio le quotazioni dell’indice di Borsa S&P 500 hanno aggiornato i massimi storici sfruttando il movimento propulsivo fornito dal rimbalzo avvenuto da area 4.145 punti, dove passano la trendline ottenuta collegando i top del 9 novembre 2020 e 8 gennaio
2021, quella disegnata con i minimi del 4 e 25 marzo 2021 e il livello orizzontale espresso dai massimi registrati il 9 aprile scorso.
Le forze rialziste, in mancanza di elementi tecnici superiori, potrebbero ora mirare alla zona dei 4.300 punti, anche se le gli oscillatori evidenziano una situazione di ipercomprato nel breve periodo. La struttura tecnica premia quindi strategie di matrice rialzista piuttosto che ribassista, per i venditori entrare in gioco ora appare molto rischioso, specie se si considera che le ultime due barre giornaliere presentano un’estensione del range tale da avergli permesso di invalidare le precedenti quattro.
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long in caso di ritracciamento verso i 4.215 punti per puntare ad un approdo verso il nuovo livello tondo e psicologico dei 4.300 punti, area alla quale potrebbero partire le prime prese di beneficio. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Indice di Borsa S&P 500: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 4.215 punti. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 4.170 punti, mentre il target a 4.300 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22Q7U8, leva 10 e prezzo ask a 4,404 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 4,186 euro, stop loss a 3,736 euro e target a 5,039 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22Q7U8 per un controvalore di 879,40 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.007,80 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 747,20 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’S&P 500 dovranno raggiungere i 3.803.91 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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