Continua l’ondata di ottimismo per i principali futures sugli indici USA, con gli acquisti guidati da quello che sembra essere un accordo per il pacchetto di aiuti in USA da 908 miliardi di dollari e le dichiarazioni di Fabio Panetta, Viceconsigliere esecutivo della BCE, che ha ribadito come l’istituto centrale del Vecchio Continente sia pronto ad incrementare i suoi interventi.
Nel frattempo, si profila uno scenario meno vicino per un divorzio senza accordi tra Regno Unito ed Unione Europea: il Capo Delegazione EU, Michel Barnier, ha dichiarato che la partita si potrebbe chiudere questa settimana.
A livello di singoli titoli, è da evidenziare come le azioni Alphabet (casa madre di Google) registrino un leggero ribasso dello 0,42% durante il premarket, anche se il motore di ricerca più grande del mondo sta dando diversi problemi. Google Mail, Chrome, Meet, Classroom, Drive e YouTube sono infatti risultati offline in molte parti del pianeta. Ricordiamo come il gruppo sia inserito su due dei principali panieri americani: l’S&P 500 e il NASDAQ-100.
Per quanto riguarda l’S&P 500, i prezzi sembrano essere nuovamente diretti verso la zona dei massimi storici dopo essere riusciti a rimbalzare a ridosso della linea di tendenza che unisce i minimi del 10 e 19 novembre 2020.
Al momento, le quotazioni evidenziano molta forza e solo una decisa violazione dei minimi dello scorso 11 dicembre potrebbe consentire ai venditori di dare il via a una correzione più decisa. Per quanto concerne il NASDAQ-100 invece la situazione è diversa.
Il ribasso iniziato dopo il test delle quotazioni sulla trendline che unisce i top del 13 ottobre e 9 novembre 2020 ha permesso al fronte ribassista di mettere a segno una candela di estensione che potrebbe riportare i corsi verso la soglia psicologica dei 12.000 punti, dove verrebbe effettuato anche il test del sostegno ottenuto collegando i top del 2 settembre e 13 ottobre 2020.
Un segnale positivo si avrebbe invece con il recupero di 12.580 punti. In ogni caso, non sembra che la questione del down di Google accaduta oggi possa pesare sugli indici di Borsa appena analizzati.
Indice di Borsa NASDAQ-100: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Operativamente si potrebbero valutare strategie di natura short sull’indice di Borsa NASDAQ-100, in quanto presenta la struttura grafica più interessanto. Un potenziale ingresso sarebbe localizzato nel test della resistenza intraday a 12.500 punti, lo stop loss a 12,630 punti e l’obiettivo a 12.200 punti.
Per questa strategia adatta il Certificato Turbo24 di IG con ISIN DE000A224YT6, leva 13 e prezzo ask a 10,014 euro. Vediamo ora grazie al Turbo Calculator i corrispondenti livelli operativi sul Certificato: prezzo di entrata a 9,192 euro, stop loss a 7,891 euro e target a 12,191 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A224YT6 per un controvalore di 919,20 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.219,10 euro. Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 789,10 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi dell’indice di Borsa dovranno raggiungere i 13.382,06 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate, evidenziato in giallo sul grafico.
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