Dopo una mattinata trascorsa all’insegna della negatività, il primo pomeriggio ha fatto tornare la positività. A far riprendere gli acquisti sugli asset rischiosi sono le opinioni della
Food and Drug Administration statunitense in merito al vaccino anti-Covid di Pfizer e BioNTech.
L’Autorità ha affermato che i dati delle due società
non hanno sollevato delle preoccupazioni in tema di sicurezza, ritenendoli coerenti con l’approvazione per l’uso di emergenza. Anche se la decisione finale verrà presa giovedì, i presupposti per un via libera ci sono tutti. Positive anche le rilevazioni sull’indie ZEW tedesco di dicembre, con le aspettative di business salite a 55 punti contro attese di 46 punti.
Nel frattempo negli USA rimangono diverse
difficoltà al Congresso per trovare un accordo sul piano di stimoli da 908 miliardi di dollari: i problemi riguarderebbero la moratoria che protegge le aziende da azioni legale di dipendenti costretti a lavorare in condizioni non idonee a livello sanitario.
Oggi guardiamo al future dell’indice di Borsa S&P 500, con i prezzi che
sembrano intenzionati a proseguire la fase correttiva avviata dopo il test della trendline ottenuta collegando i top del 2 settembre e 9 novembre 2020. I compratori tuttavia evidenziano una grande forza e continuano a riassorbire velocemente ogni tentativo di allungo da parte del fronte ribassista.
Nel breve periodo, il livello da tenere sott’occhio è quello dei 3.660 punti: se tale zona dovesse subire una violazione sarebbe possibile assistere ad un’estensione dei ribassisti fino al successivo sostegno di breve posto nell’intorno dei 3.620 punti, dove passa anche la trendline che unisce i minimi del 10 e 13 novembre 2020.
Anche se al momento appare difficile, una rottura di quest’area traghetterebbe le quotazioni verso i 3.483 punti. Al contrario invece, un
ritorno sopra i 3.696 punti darebbe agli acquirenti l’opportunità di segnare nuovi massimi storici.
Indice di Borsa S&P 500: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Se da un lato la situazione continua ad essere a favore dei compratori, il rapporto
rischio/rendimento migliore si continua ad avere guardando ad un’operatività ribassista. Questo perché le quotazioni sono in zona di top storici ed evidenziano una certa fiacchezza. In tal senso, si potrebbe sfruttare l’attuale resistenza intraday per valutare strategie di stampo short da 3.680 punti con stop loss localizzato a 3.698 punti e obiettivo a 3.650 punti.
Per questo tipo di operatività si adatta il
Certificato Turbo24 Short di IG con ISIN DE000A22P371, leva 13 e prezzo ask a 3,03 euro. Con il Turbo Calculator vediamo quali sono i livelli da monitorare sul Certificate: prezzo di entrata a 2,994 euro, stop loss a 2,814 euro e obiettivo a 3,294 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
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1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
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10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
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100 Turbo24 = 1 euro a punto
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1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 300 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22P371 per un controvalore di 898,2 euro.
Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 988,2 euro. Se invece dovesse venire raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 844,2 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò i prezzi dell’indice dovranno raggiungere 3.971,92 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate, evidenziato in giallo sul grafico.
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