Cresce l’attesa degli operatori dei mercati finanziari per la riunione di politica monetaria della BCE prevista per oggi. A seguito dei timori di rialzo dell’inflazione USA e di conseguenza la necessità della Fed di rivedere i tassi di interesse al rialzo, nell’immediato in Europa non sono attesi cambiamenti delle decisioni prese dall’Eurotower.
BCE: cosa aspettarsi dalla riunione di politica monetaria
Per la maggior parte degli analisti, l’istituto di Francoforte non apporterà nessun cambiamento alla politica monetaria, anche se è probabile che vengano discusse ulteriori misure per estendere il Pandemic emergency purchase programme (PEPP), il maxipiano antipandemico da 1.850 miliardi di euro. C’è invece chi come Bundesbank vuole cominciare a cambiare rotta in senso più restrittivo in vista di una possibile ripresa dell’inflazione.
Gli analisti di politica monetaria dell’Eurotower si aspettano che Lagarde ribadisca la necessità di un uso flessibile del PEPP e che non escluda un suo uso per evitare un ulteriore inasprimento delle condizioni monetarie.
L’auspicio è che la BCE non escluda un uso del PEPP per ampliare gli acquisti di titoli di Stato a lungo termine, nel caso in cui i rendimenti dei bond dovessero continuare a salire. In Europa il balzo dei rendimenti obbligazionari è stato più moderato, ma la BCE ha fatto sapere che intende monitorare molto attentamente l’aumento dei rendimenti nominali a lungo termine.
In queste ultime ottave i mercati si sono allarmati perché le prospettive economiche, soprattutto grazie alle vaccinazioni negli Stati Uniti e in UK, seppure in un clima che resta di forte incertezza, sono migliorate.
La ripresa economica sembra sempre più vicina e questo ha acceso le aspettative di un aumento dell’inflazione. La BCE non si è ancora pronunciata sull’aumento dell’inflazione in modo univoco seguendo l’operato della Fed che al momento resta cauta senza sbilanciarsi.
Forex, EUR/USD: l’analisi tecnica
Ieri le quotazioni dell'Euro-Dollaro si sono apprezzate prima di ripiegare sulla parità nei primi scambi newyorchesi, mentre i rendimenti USA scendono dopo dati sull'inflazione statunitense sotto le attese a febbraio.
Il Dollar Index ha seguito da vicino il rialzo dei T-Note nelle ultime settimane, sia perché rendimenti più alti aumentano l'appeal della valuta, sia perché la performance dei titoli di Stato ha scosso la fiducia degli investitori alimentando la richiesta di asset sicuri.
A livello tecnico i corsi del cambio EUR/USD rimangono inseriti nel trend ribassista iniziato dai top in area 1,2351 il 6 gennaio 2021. Nel breve termine un ulteriore segnale di debolezza è avvenuto con la violazione della trendline che conta i minimi del 4 novembre 2020 e del 5 febbraio 2021, che ora transita a 1,2083 dollari.
Un ulteriore segnale negativo, a favore dei venditori, si è palesato con la violazione del livello di concentrazione di domanda posto a 1,1950. Al momento le quotazioni, dopo aver raggiunto un minimo a 1,1835, stanno riprendendo vigore, in quello che sembra al momento solo un movimento correttivo all’interno della tendenza ribassista in essere.
Vista la struttura tecnica palesemente orientata al ribasso, si potrebbero privilegiare strategie di matrice short in linea con il trend dominante. In particolare, un approdo delle quotazioni in area 1,1950 (e un conseguente segnale di debolezza) potrebbe dare il via ad operazioni short dapprima verso i 1,1835 e successivamente verso il livello tondo e psicologico a 1,1800. Vediamo la strategia e i livelli nel dettaglio.
Forex, EUR/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie short da 1,1950 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1,1990 dollari, mentre l’obiettivo a 1,1800 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A229HJ1, leva 10 e prezzo ask a 12,728 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 12,635 euro, stop loss a 12,234 euro e target a 14,134 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A229HJ1 per un controvalore di 636,45 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 706,70 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 611,70 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del principale indice azionario italiano dovranno raggiungere i 1,321241, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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