Si attende un giovedì caldo sui mercati finanziari dopo le news in arrivo dagli Stati Uniti di ieri. Gli indici USA hanno bruscamente virato al ribasso e il biglietto verde è balzato subito dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione USA di aprile, risultati ben al di sopra delle attese del mercato.
L'indice dei prezzi al consumo statunitense ha registrato ad aprile un rialzo dello 0,8% su base mensile e del 4,2% anno su anno, segnalando un surriscaldamento ben superiore alle stime degli analisti (0,2% congiunturale, 3,6% tendenziale) che metterà pressione sulla Federal Reserve in vista di un possibile tapering.
Focus sulle audizioni di Waller e Bullard
Solo martedì, Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelphia, ha voluto rassicurare gli investitori: "Per ora la politica della Fed rimarrà stabile. Manterremo il tasso a livelli molto bassi e continueremo a fare acquisti mensili di Titoli garantiti da ipoteche per più di 100 miliardi di dollari. Stiamo risalendo da un buco molto profondo e la strada da percorrere è ancora lunga, pertanto non c'è motivo di ritirare il sostegno".
Sul tema delicato dell’inflazione Harker ha tentato di calmierare i timori degli operatori: "Con cosi tanto sostegno fiscale e accomodamento monetario, esiste il rischio di aumento dell'inflazione e per questo terremo gli occhi ben aperti. Ma per ora prevedo un'inflazione complessiva al 2,3% per il 2021 con un'inflazione core al 2%". Tuttavia, ciò non è bastatato e ieri sono scattate le vendite a Wall Street.
Oggi l’attenzione degli operatori sarà quindi focalizzata sulle audizioni di Christopher Waller, componente del Board of Governor della Federal Reserve e di James Bullard, Presidente della Fed di St. Louis (clicca qui per il calendario macro della settimana 10-14 maggio 2021), in cerca di carpire quali potrebbero essere le prossime mosse della Banca centrale USA. Vediamo ora il quadro tecnico dell’EUR/USD e le strategie operative secondo l’analisi tecnica.
Forex, EUR/USD: l’analisi tecnica
Le quotazioni del cambio EUR/USD hanno invertito bruscamente direzione ieri dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione USA. Dopo aver sfiorato 1,2200 con i massimi dell’11 maggio scorso, le quotazioni del cambio principale sono tornate al di sotto della trendline discendente di medio periodo che conta i top del 6 gennaio e del 25 febbraio 2021.
Il quadro tecnico, nonostante la flessione di ieri, rimane positivo nel breve termine, mentre i corsi rimangono al di sopra del livello tondo e psicologico di 1,2000 e della trendline rialzista che colelga il minimo registrato il 31 marzo con quello del 5 maggio, ora transitante a 1,2046 dollari.
Segnali di forza su quest’ultimo livello potrebbero essere interpretati come opportunità di acquisto in linea con il recente trend positivo mentre in caso di un ulteriore calo l’area psicologica attorno a 1,2000 potrebbe favorire un ulteriore punto di ingresso long.
Se invece dovesse essere confermata la predominanza dei venditori, una rottura stabile di 1,2000 – idealmente con una chiusura giornaliera in prossimità dei minimi della barra - potrebbe dare il via a strategie short con target collocabile presso il livello di concentrazione di domanda a 1,1930 dollari. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Forex, EUR/USD: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 1,2046 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1,2000 dollari, mentre il target a 1,2200 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A220EQ2, leva 9 e prezzo ask a 13,503 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 13,12 euro, stop loss a 12,661 euro e target a 14,659 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 50 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A220EQ2 per un controvalore di 674,60 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 732,95 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 633,05 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’EUR/USD dovranno raggiungere i 1,0735 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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