L’ottava appena trascorsa ha visto l’uscita dei dati trimestrali delle Big Tech USA. I dati comunicati hanno evidenziato come negli ultimi mesi ci sia stato un balzo in avanti nella digitalizzazione, con le società tecnologiche che fanno sempre più parte delle nostre vite.
A conferma di ciò gli utili delle sei principali aziende tech americane. Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft e Netflix hanno raggiunto quota 76 miliardi di dollari di ricavi nel primo trimestre 2021, doppiando il dato relativo allo stesso periodo del 2020.
L’indice di Borsa NASDAQ-100 di conseguenza ha raggiunto il suo massimo storico a 14.064 punti appena prima dell’apertura di giovedì 29 aprile, per poi stornare come il resto dei listini azionari nelle ultime due giornate di contrattazione.
É interessante vedere come il mercato faccia spesso l’opposto di quanto potrebbe essere scontato e intuibile. Per esempio giovedì scorso abbiamo avuto l’uscita di ottimi utili per le aziende tecnologiche e ancor di più il dato sul PIL oltre le aspettative: questo ha dato origine al leggero storno che ha portato i panieri principali a chiudere l'ottava in rosso.
Contemporaneamente abbiamo visto un cambio di direzione di discreta intensità sul fronte del cambio EUR/USD che ha parzialmente annullato i rialzi delle ultime settimane tornando sul livello chiave di 1,20. Settimana molto positiva invece per tutto il mondo criptovalutario: abbiamo lasciato il Bitcoin a quota 48.000 dollari e lo troviamo ora oltre i 57.000 dollari, ma Ethereum ed altre valute digitali hanno fatto ancora meglio raggiungendo i massimi storici o di periodo.
Il trading fa riferimento a operazioni veloci e di breve periodo: per alcuni qualche minuto, per altri giorni o settimane, ma non può prescindere da un’analisi macroeconomica che ovviamente interessa anche gli investimenti di lungo periodo.
Diario di trading: ecco cosa vedo oggi sui mercati
Guardando ai mercati, al momento si possono fare le seguenti considerazioni:
- Azionario sui massimi, un po’ più stanco in Europa rispetto all’America;
- Obbligazionario in calo, leggera ripresa dei tassi in Europa e fine dell’innalzamento dei tassi in USA (almeno per il momento);
- Materie prime in forte ripresa, principalmente sui metalli industriali;
- Criptovalute in fase di espansione.
La mia deduzione è che siamo di fronte alla prima fase di innesco dell'inflazione, ma ad oggi ancora non possiamo sapere se Governi e Banche centrali saranno in grado di calmierarla o se la grande spinta attuata dalla politica monetaria e fiscale ultra espansiva diventi poi difficile da frenare o invertire in corso d’opera. Oltre a questo, la guerra con il Covid-19 non è ancora vinta e questa variabile non è attualmente prezzata.
Diario di trading: come è andata la scorsa settimana
Venendo alla pratica, l’operativà nell’ottava appena conclusa si è rivelata profittevole anche se alcune operazioni non hanno raggiunto il target prefissato.
- Long EUR/USD: ero arrivato ad una figura di guadagno ma ho chiuso con uno stop in profitto a 1,21 dopo aver toccato 1,215 entrando a 1,205;
- Long DAX: in scalping mattutino profitto in 4 giornate su 5, circa 120 punti netti;
- Long Bitcoin: ho venduto oltre 55.000 dollari l’acquisto fatto venerdì 23 aprile, e attualmente detengo ancora i due long fatti a 55.000 e a 60.000 dollari.
Diario di trading: le strategie operative della settimana
Per la settimana appena iniziata ho invece pianificato quanto segue:
- Bitcoin: per le operazioni aperte target 67.000 dollari, in caso di storno long a 47.000 dollari;
- EUR/USD: long a 1,1950 operazione multiday, stop a 1,1910 e target 1,2100;
- DAX: long in scalping, come la settimana precedente. 30-50 punti in giornate di bassa volatilità, 100 punti in quelle più dinamiche e stop simile. Rapporto rischio/rendimento 1:1 perché uno stop troppo stretto in queste situazioni aumenterebbe sensibilmente la probabilità di toccare spesso lo stop.
Questo è quanto ho deciso di fare per la settimana del 3 maggio tenendo in considerazione il costante monitoraggio delle correlazioni con i maggiori indici, titoli di stato, tassi di cambio e le principali materie prime.