I mercati finanziari hanno iniziato la settimana all’insegna della positività, con i future sull’indice di Borsa DAX che stanno mettendo a segno un +0,6%. Due gli elementi che forniscono ottimismo agli investitori: il primo è da attribuire al
riavvicinamento in merito al piano di stimoli in USA tra Repubblicani e Democratici.
La speaker della Camera Nancy Pelosi ha infatti annunciato che rimane possibile raggiungere un accordo prima delle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre. Mentre lo stesso Presidente,
Donald Trump, si sarebbe detto disponibile ad incrementare l’entità degli aiuti,
il partito repubblicano non sembra essere d’accordo a pacchetti di stimoli troppo elevati.
Nel frattempo, mentre il mondo si trova a dover fare i conti con la seconda ondata della pandemia di Coronavirus,
nel terzo trimestre 2020 la Cina ha segnalato una crescita del PIL del +4,9%, sopra il precedente +3,2%. Con questa misurazione, i primi nove mesi dell’anno hanno messo in luce una crescita positiva dell’economia cinese, che si attesta al +0,7%. Restando nel territorio del Dragone, a stupire sono state anche le vendite al dettaglio, che a settembre hanno registrato un +3,3%, superando le attese dell’1,7%.
Indice di Borsa DAX: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le quotazioni dell’indice di Borsa DAX sono riuscite a
riprendere fiato dopo la discesa delle scorse sedute, che le ha portate al test della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 14 maggio e 25 settembre 2020.
Come hanno evidenziato le recenti vendite,
il principale ostacolo per il paniere tedesco rimane quello dei 13.200 punti, dove transitano la trendline ottenuta collegando i top del 20 febbraio e 2 settembre 2020, il livello dinamico che unisce i lows del 15 giugno e 31 luglio 2020 e la resistenza orizzontale espressa dai massimi del 4 novembre 2019.
Nel breve periodo è possibile assistere ad un ritorno dei prezzi a ridosso di tale area di concentrazione di offerta, specie nel caso in cui i compratori riescano a recuperare la barra di estensione ribassista del 15 ottobre scorso. Al contrario invece, una discesa al di sotto dei 12.420 punti darebbe modo ai venditori di mettere a segno un nuovo ribasso almeno fino alla soglia psicologica dei 12.000 punti.
Operativamente
si potrebbe sfruttare la resistenza intraday a 13.000 punti per valutare una strategia di natura short con stop loss in zona 13.100 punti e obiettivo principale a 12.850 punti