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Le quotazioni dell'indice di Borsa FTSE MIB evidenziano diverse difficoltà. Vediamo i motivi della discesa e la struttura grafica del principale paniere italiano
La pressione dei venditori continua ad essere forte per le quotazioni dell’indice di Borsa FTSE MIB, che si sta avvicinando alla soglia psicologica dei 18.000 punti. Due i motivi che spingono le vendite: il primo è l’andamento dei contagi da Coronavirus in Europa, il secondo invece è relativo alla maggiore tensione per le elezioni presidenziali USA, a cui manca meno di una settimana.
Dal punto di vista dell’andamento della pandemia da Coronavirus guardiamo in questo senso alla Francia, che si appresta ad annunciare un nuovo lockdown della durata di un mese per tentare di frenare la seconda ondata. Gli investitori guardano con preoccupazione all’Italia, visto che la curva dei contagi francese e quella italiana hanno due settimane di distacco, e iniziano a prezzare ulteriori misure di confinamento anche per il nostro Paese.
Indice di Borsa FTSE MIB: analisi tecnica e strategie operative
La situazione grafica del FTSE MIB desta qualche preoccupazione. Dopo essere stati respinti dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi dell’8 giugno e 11 ottobre, i prezzi sono riusciti ad effettuare la violazione della trendline disegnata con i minimi del 13 e 21 maggio 2020 e di quella che unisce i lows del 14 giugno e 24 settembre 2020.
Da evidenziare come tutti questi breakout siano stati effettuati con barre di estensione, ed è quindi sempre più difficile attendersi un recupero rapido, specie se si considera che i venditori sono riusciti a rompere anche il livello orizzontale a 18.519 punti, espresso dai top dell’11 marzo 2020.
I corsi sembrano quindi diretti alla successiva area di concentrazione di domanda posta a 17.495 punti. Se anche tale zona venisse violata, l’obiettivo si potrebbe spostare in area 16.700 punti. Il target di medio periodo di questo movimento sembra però essere quello dei minimi annuali, al momento posti a 14.075 punti.
Operativamente si potrebbe continuare a privilegiare un’operatività di natura short, specie in caso di riassorbimenti verso i 18.500 punti. In questo caso, lo stop loss sarebbe localizzabile a 19.075 punti, mentre l’obiettivo a 17.820 punti.