I segnali che manifestano un sentiment di inquietudine nei mercati finanziari sono dettati solitamente dalla corsa ai beni rifugio. E sul mercato valutario il Franco svizzero è un porto sicuro per gli investitori. Negli ultimi 9 mesi la moneta elvetica si è costantemente rafforzata e nei confronti dell'Euro si avvicina al livello massimo di novembre 2020, allorché il cambio EUR/CHF arrivò a 1,0655. In questo momento il cross si trova a 1,073, ma la tendenza in atto fa pensare che presto verranno agguantati i minimi.
Valute: perché il mercato compra franchi svizzeri
Cosa ha spinto gli operatori di mercato a rifugiarsi presso il Franco svizzero in un periodo in cui è in atto la ripresa dell'economia globale? Il mercato evidentemente pensa che i mercati azionari siano sostenuti artificialmente dagli stimoli monetari da parte delle Banche Centrali, ma le aspettative di crescita dell'economia in realtà rimangono fragili.
La variante Delta sta dilagando in tutti i Paesi del mondo, continuando a disseminare contagi e vittime da Covid-19. Gli Stati Uniti, motore della ripresa globale, hanno visto i casi di infezione galoppare in maniera spaventosa nell'ultimo mese: agli inizi di luglio si registravano circa 3.000 contagi al giorno, oggi se ne rilevano circa 150.000. E questa è una cosa particolarmente imbarazzante se si pensa che la prima potenza mondiale è uno dei Paesi più vaccinati del pianeta.
Anche la Cina, eccellenza assoluta nel contenimento del virus, oggi si ritrova nuovamente a combattere con il coltello tra i denti contro questo nuovo ceppo. In questo quadro a tinte fosche gli investitori percepiscono un rischio effettivo e che potrebbe mandare a monte tutti i piani velleitari di riscatto economico.
Secondo Stuart Cole, capo economista macro di Equiti Capital, i casi crescenti di Covid-19 hanno stemperato l'ottimismo sulla ripresa e l'avversione al rischio comporta inevitabilmente che valute come Franco e Yen se ne avvantaggino. A giudizio di Manuel Oliveri, strategist nelle valute di Credit Agricole, a favorire il Franco non è tanto la pandemia ancora presente ma soprattutto il calo dei rendimenti a livello globale, che supporta una valuta che di per sé ha tassi molto bassi.
Franco Svizzero: come si sta comportando l'SNB?
Ogniqualvolta si parla del Franco svizzero nei mercati valutari non si può non mettere in rilievo il comportamento, spesso molto discutibile, della Swiss National Bank. La Banca Centrale svizzera da oltre un decennio combatte la straordinaria forza della valuta nazionale, soprattutto attraverso tassi ampiamente negativi e interventi costanti sul mercato con la vendita di franchi.
Rimane alla memoria di tutti il peg fissato a 1,20 sul cambio EUR/CHF quando alla Presidenza della Banca vi era Philipp Hildebrand. Il floor poi fu fatto decadere dal suo successore Thomas Jordan, il che provocò lo shock del 15 gennaio 2015 .
Adesso l'SNB potrebbe ancora far sentire la sua presenza provando a contenere il rafforzamento del Franco, ma gli speculatori tuttavia rimangono ottimisti sulla valuta. L'economia svizzera sta prendendo slancio e il livello di vaccinazione sta migliorando gradualmente; questo potrebbe anche far tollerare una moneta più forte rispetto alla norma. Secondo gli analisti di Morgan Stanley, molto dipenderà dal rendimento dei titoli di Stato europei, con i trader che potrebbero tornare a comprare EUR/CHF se i rendimenti dovessero tornare a salire.