Pioggia di vendite anche su una valuta che finora aveva fatto molto bene grazie ad una partenza anticipata nel rialzo dei tassi. Sto parlando della corona norvegese che forse sta pagando questa sua precocità nell’avvio di una politica monetaria restrittiva che risale al 2021 e che ora subisce, almeno nelle aspettative, la rimonta dei tassi dell'Eurozona. Tecnicamente però su EUR/NOK si sta delineando un quadro molto interessante. Nelle scorse settimane, il cross si è reso protagonista di un rimbalzo molto importante capace di riportare i corsi in area 10,3, livello tecnicamente importante per il proseguimento del bear market.
Corona norvegese: tutti i motivi del ribasso
Il ribasso del petrolio, le aspettative di aumento dei tassi in Eurozona e la volatilità sui mercati azionari hanno zavorrato la corona norvegese, divisa considerata tra quelle con beta più elevato del panorama valutario. Quindi quando il rischio fugge dai mercati la moneta della Norvegia solitamente viene venduta da trader in cercati di porti più sicuri come i Treasury americani.
Il dato molto negativo di inflazione di aprile e che è risultato superiore alle aspettative, ha portato in territorio decisamente negativo i tassi reali offerti da Oslo sul suo debito. L'indice dei prezzi al consumo è salito al 5,4% su base annua rispetto al 4,7% con il dato core al 2,6%. La Banca centrale ha mantenuto i tassi invariati indicando il 23 giugno come data del prossimo rialzo e questo non è stato apprezzato dal mercato.
Bisogna subito contrastare l’inflazione, devono aver pensato gli investitori, i quali stanno chiedendo un premio per il rischio più alto. Con i tassi swap che stimano un punto terminale di rialzo dei tassi ufficiali attorno al 2,5% l’appetibilità della NOK è quindi diminuita. Nei prossimi dodici mesi sono attesi 150 punti base di rialzo, praticamente lo stesso livello che ci si attende nella zona Euro e questo non è un punto di vantaggio per la valuta.
EUR/NOK: analisi tecnica e livelli trading
Tecnicamente il quadro di EUR/NOK è interessante, anche alla luce della ripresa vigorosa nel prezzo del greggio. Le quotazioni stanno andando a sollecitare le resistenze superiori di un canale ribassista che finora ha arginato le velleità rialziste dell’euro. A questo si aggiunge la soglia di ipercomprato raggiunta dall'RSI. Quando il valore supera quota 70 punti, questo oscillatore negli ultimi tempi ha sempre suggerito l’opportunità di attivare una strategia short sul cross.
Magari non è immediata l’inversione di tendenza, serve qualche figura tecnica di conferma come un doppio massimo, ma l’occasione per andare valutare strategie di matrice short sui livelli correnti di 10,3/10,4 appare molto interessante alla luce dei comportamenti recenti dell'RSI. L'operatività ribassista appare dunque una scelta interessante in linea con il trend.