Dollaro americano o US Dollar. Chiamatelo come volete ma è per antonomasia la valuta che controlla il mercato del Forex, specialmente nei cross major. Ma osservando il grafico del "DXY", ovvero l'indice della valuta singola, cioè non confrontata a nessun'altra, si può notare come il trend di fondo sia nettamente ribassista. Capiamo meglio questo aspetto in tre passaggi:
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Ci troviamo su un grafico a time frame mensile con il minor zoom possibile, quindi abbiamo la possibilità di vedere l'andamento del dollaro negli ultimi 40 anni;
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Possiamo notare come il prezzo abbia effettuato un ritracciamento negli ultimi 12 anni;
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Ma soprattutto, è possibile notare come nell'ultimo periodo, si sia andato a formare un doppio massimo, pattern tecnico risaputo per la sua forza riguardante le inversioni.
Cosa potrebbe succedere se la valuta in questione dovesse seguire le stesse orme del passato? Per rispondere a qussta domanda dobbiamo far scendere in campo le correlazioni con le materie prime, per capire bene come potrebbe risentirne il mercato, sempre sul lungo termine ovviamente.
Il dollaro ha una correlazione negativa con l'oro, in quanto sono considerati asset finanziari sostitutivi a se stessi (gli investitori tendono ad acquistare oro nei momenti di incertezza e dollari in momenti di boom economico). Un ribasso considerevole del petrolio nel lungo termine porterebbe ad un notevole rialzo dell'oro, che si trascinerà dietro l'intero mercato del metalli preziosi, portando alti volumi di scambio sugli stessi.
Una situazione di sicuro molto probabile anche a livello macroeconomico, basti considerare l'ondata inflazionistica causata dal QE illimitato e dall' helicopter money fatti dalla FED per stimolare l'economia durante i grossi ribassi avvenuti a causa della pandemia che ha colpito l'intero globo.
Resta solo una domanda da farsi, ma alla quale è molto difficile rispondere: questi squilibri sociali, avvenuti nelle ultime settimane, potrebbero essere il primo passo verso una lenta svalutazione del tanto amato dollaro?