Sui mercati la ruota gira e chi aveva fatto molto bene nei mesi scorsi, oggi rischia di pagare pegno ai rinnovati timori legati al Covid e alle sue varianti. E in questa direzione sembra inserirsi l'Australia, uno dei primi trade Covid attivato dal mercato, almeno a giudicare dall’andamento della valuta locale.
AUDUSD: l'effetto Covid su RBA e quotazioni valuta
AudUsd è sceso di oltre 4 figure dai livelli di un paio di mesi fa e i ripetuti lockdown messi a terra dalle autorità governative australiane hanno avuto il loro peso in questa dinamica. A causa di una politica vaccinale assolutamente insufficiente forse anche per la convinzione, errata, di aver sconfitto il virus evitando ogni contaminazione con l’estero, l’Australia ora deve rincorrere.
Ma come sappiamo bene alle nostre latitudini è quando il clima si fa più rigido che la pandemia diventa più cattiva e nell’emisfero australe ci troviamo nel pieno della stagione invernale. La metà della popolazione dell’Australia del Sud è praticamente in lockdown. Chiusure dure con movimenti limitati dopo le 18 e un massimo di movimento in termini spaziali quantificabile in 2,5 km.
Sydney è arrivata alla quarta settimana di lockdown e con una popolazione vaccinata con due dosi solo all'11% il rischio di un impatto economico nei prossimi mesi è concreto qualora le chiusure dovessero farsi più impegnative.
Per questo la banca centrale australiana ha leggermente mutato il suo tono nei verbali pubblicati la settimana scorsa. Nel meeting di politica monetaria del 6 luglio la RBA aveva inviato un messaggio leggermente più hawkins non estendendo la decisione di controllo della curva e soprattutto cominciando a fare tapering trasformando da 5 a 4 miliardi di Aud il volume di titoli che si andranno a comprare a settembre sul mercato.
Ma la parola d’ordine è flessibilità. E infatti il comunicato evidenzia come gli effetti del recente incremento dei contagi impone scelte flessibili, al rialzo o al ribasso, nel target di acquisto dei titoli in futuro. Un passo avanti seguito subito da un dipende che ha messo in allerta i mercati.
AUDUSD: cosa dice il quadro tecnico?
I trader con attenzione osserveranno cosa uscirà dal prossimo meeting RBA del 3 agosto. Anche se cambi di rotta non sono previsti, la view prospettica potrebbe alterare il percorso dell’Aussie. Da un punto di vista tecnico, le quotazioni di AudUsd hanno formalizzato una classica figura di testa e spalla ribassista con contemporanea rottura della neck line posizionata a 0.755. L’obiettivo teorico di questa figura diventerebbe area 0.70/0.705, zona di transito dei minimi di novembre 2020.
La contemporanea rottura ribassista della media mobile a 200 giorni sembra rafforzare questo contesto ribassista con l’ipervenduto accumulato che potrebbe al massimo favorire un pull back verso il precedente supporto ora resistenza di 0.75. Quello potrebbe essere il livello per alleggerire le posizioni lunghe di Aud e aprire uno short.
Naturalmente questo contesto potrebbe anche racchiudere un messaggio non così positivo per le materie prime, delle quali il dollaro australiano è una diretta espressione. Un ripiegamento delle loro quotazioni favorirebbe un raffreddamento nelle aspettative di inflazione.
Dal punto di vista stagionale il mese di agosto non si rivela statisticamente semplice per l’Aussie. Dal 2005 sono stati solo 3 i casi di rialzo per la valuta australiana contro quella americana. Questo fa pensare che l’obiettivo individuato potrebbe trovare proprio nell’ottavo mese dell’anno il suo ideale momento di approdo.