Il Peso messicano rappresenta assieme al Rand sudafricano uno di quegli strumenti che i trader utilizzano nel tentativo di cavalcare una ripartenza della volatilità sui mercati finanziari. Diversi strumenti sul VIX non sono così efficienti da poter essere utilizzati dal pubblico meno professionale e quindi senza ricorrere a strumenti derivati si cercano vie alternative.
Lato mondo valutario una di queste vie è proprio quella che punta verso il cambio USD/MXN. Sovrapponendo infatti le due variabili otterremo una sorprendente similitudine con le spike del VIX che corrispondono a forza del cambio.
Il Messico è un paese naturalmente molto legato all’economia americana e al suo stato di salute. Il PIL del quarto trimestre 2020 ha mostrato un incremento del 3,3% portando la chiusura di fine 2020 a -4,3%. Negativo però l’andamento della domanda interna con vendite al dettaglio in calo nel trimestre del 2,4%.
La Banca centrale con un’inflazione che permane sotto il 4% ha così messo mano ai tassi di interesse tagliandoli di 25 punti base e portandoli al 4%. Tassi reali quindi sempre positivi ma con un margine più sottile. L’appetibilità del Peso quindi diventa inferiore. Come vediamo dal grafico la risalita del VIX combinata a questa riduzione dei tassi sembra aprire le porte ad una potenziale inversione di tendenza dell'USD/MXN.
USD/MXN: analisi tecnica e strategie operative
USD/MXN è sceso nella zona di supporto di area 20 da dicembre fino a pochi giorni fa. Il VIX aveva fatto la stessa cosa riposizionandosi in zona 20 punti. La risalita dell’indicatore di attese sulla volatilità attorno ai 30 punti venerdì ha quindi scatenato i trader che hanno rimesso mano alle vendite di valute messicane. L’importanza dei supporti raggiunti dal cambio è di assoluto spessore ed il rimbalzo appariva inevitabile. Ma come comportarsi adesso?
La trendline ribassista in essere da marzo 2020 è sotto attacco e la stessa media mobile a 200 giorni sta per cedere. L’unico sostegno che potrebbe arrivare a marzo per il peso messicano è quello della stagionalità. In 16 degli ultimi 20 anni infatti USD/MXN è sceso a marzo.
La strategia quindi potrebbe essere quella di sfruttare quella che ancora sembra essere una trappola per tori per tornare short di USD/MXN approfittando del buon periodo che si potrebbe riverberare sul peso messicano. Lo stop loss deve però essere inevitabilmente vicino, idealmente 21,7. Un breakout definitivo della trendline ascendente sarebbe il preludio ad una ripartenza del bull market del cambio Forex e quindi della volatilità sui mercati azionari.