Vola la sterlina inglese sull’onda di una serie di fattori che stanno riportando molto interesse. Da fine anno, quando EUR/GBP stazionava pericolosamente in area 0,91/0,92, il cross è sceso di oltre 500 pips andandosi a posizionare dalle parti di 0,86.
L’entusiasmo ritrovato da parte del mercato può essere collegato a vari fattori, tra cui l’aver fatto chiarezza sul percorso della Brexit che ora potrà cominciare a definire nel bene e nel male i suoi contorni più definiti sulle sorti dell’economia britannica.
Un altro elemento da considerare è la sottovalutazione fondamentale raggiunta dalla divisa inglese negli ultimi mesi. Ad esempio il cambio effettivo reale è rimasto a lungo su dei livelli depressi che non si vedevano dagli anni ’80 ed indubbiamente questo fattore può aver attratto più di un arbitraggista.
La corsa per i vaccini vede poi Regno Unito in testa avendo cominciato prima di tutti. Marciando spedita con campagne diffuse in la Nazione, Boris Johnson potrebbe essersi assicurato un vantaggio competitivo. Mentre la UE ha somministrato poco più di 5 dosi per 100 persone, in Gran Bretagna è stata superata quota 20.
Un punto positivo è anche l’allontanarsi dal rischio tasso negativo paventato nei mesi scorsi. La Bank of England è stata risoluta nel dichiarare la sua contrarietà a questa mossa ed immediatamente i rendimenti negativi che si stavano vedendo sui titoli di Stato a scadenza ravvicinata sono scomparsi. A questo si aggiunge anche un irripidimento della curva dei rendimenti sulla scia di quella americana con il Gilt a 30 anni tornato sopra l'1,2%.
GBP/USD e USD/GBP: analisi tecnica e livelli da monitorare
Infine questione di natura tecnica. GBP/USD ha formalizzato a fine 2020 quella figura di testa e spalle rialzista che, con la rottura della linea del collo a 1,35 sembra prospettare traguardi ambiziosi i prezzi. Tra 1,43 e 1,45 troviamo i massimi del 2018 ma anche i minimi del 2001 e del 2008. Possibile che qui una certa resistenza nella salita venga esercitata dal mercato, ma fino a questi livelli appare probabile un proseguimento del rally.
EUR/GBP dal canto suo ha indugiato per mesi sulla soglia di 0,92/0,93 con ripetuti tentativi di affondare un colpo che avrebbe proiettato il cross alla parità con l’euro. Nulla di fatto con un progressivo ritorno di forza del Pound poi sfociato nel breakout di 0,885. Perché questo livello era importante? Oltre ad essere zona di transito della media mobile a 200 giorni per buona parte del 2020, EUR/GBP qui ha tentato di sfondare verso il basso senza successo. La violazione di fine gennaio 2021 ha sgretolato le certezze di chi giocava sul trading range.
A questo punto quel supporto è diventato resistenza e potrà essere un livello sul quale eventualmente rientrare short. Target del ribasso è ora 0,83 con la corsa ai vaccini che potrebbe spingere ancora di più i flussi oltre Manica.