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Crolla la Lira turca e la fiducia negli investitori nel Paese di Erdogan. La folle gestione della politica monetaria e la pandemia sono tra le cause della crisi;
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Come nel 2018 la fuga dei capitali dalla Turchia è già cominciata. Ora il rischio è quello di un nuovo blocco governativo;
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EUR/TRY tocca i massimi storici ed entra in un territorio inesplorato. La speculazione sta raggiungendo degli eccessi.
La Turchia entra nel peggiore dei modi all'interno del mese più orribile dell’anno dal punto di vista stagionale. I CDS sul debito turco sono esplosi ai massimi del 2020 e la sfiducia verso il Paese si sta manifestando in tutta la sua forza con la fuga dalla Lira turca. Il mercato è consapevole che i ripetuti interventi della Banca centrale a difesa della moneta hanno prosciugato le riserve valutarie e ora le armi di difesa appaiono spuntate.
Il bilancio delle partite correnti turche è sempre più in rosso anche a causa del blocco dei flussi turistici nel 2020 che hanno privato il Paese di valuta pregiata. Il livello di deficit raggiunto è ormai pari al 5%. Tra le tante cause della crisi economica che attanaglia la Turchia si inseriscono le tensioni con l’Unione Europea sulle risorse energetiche nel Mediterraneo. In tal senso è difficile attendersi un aiuto dal Vecchio Continente, pertanto il mercato vende l’incertezza.
I differenziali di tasso utilizzati per la copertura del rischio di cambio sono già saliti oltre quota 20%, praticamente raddoppiati rispetto ai valori di inizio anno seppur lontani dal massimo del 31% raggiunto ad ottobre 2018. Per la Turchia si prospetta un agosto difficile, specie considerando che la Nazione guidata da Recep Tayyip Erdoğan sta pagando la crescita del credito indiscriminata dei mesi passati, amplificata dalla decisione difficilmente comprensibile di riduzione dei tassi di interesse ben al di sotto dell'inflazione.
EUR/TRY: segnali tecnici evidenziano degli eccessi
Tecnicamente il massimo storico toccato da EUR/TRY nel 2018 è già stato superato. Le medie mobili che da anni accompagnano il bull market hanno fornito una strategia di uscita nel 2019, quando il tasso di variazione di EUR/TRY a 40 settimane è passato in territorio negativo. Fenomeno raro ma che solitamente coincide con dei minimi primari sul cross. Il mercato non ci ha pensato due volte a smontare le posizioni lunghe facendo decollare EUR/TRY.
Per il momento il bilancio 2020 segna un calo della divisa turca del 23% rispetto all'euro, ma questa fase di vendite sta generando un eccesso dal lato opposto. Il ROC ha superato l’asticella del +25% a 12 mesi. Al momento opportuno questo segnale potrebbe essere un ottimo elemento a favore di chi cercherà di speculare in acquisto sulla Lira turca. Mettiamo in un angolo questo primo segnale e drizziamo le antenne qualora la speculazione si dovesse fare ancora più intensa rendendo la Lira una valuta a sconto.