La pandemia di Coronavirus sta colpendo nuovamente il mondo con la seconda ondata, con i
contagi che registrano un forte aumento. Il tanto atteso vaccino dovrebbe arrivare tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ma nel frattempo i Governi, specie quelli del Vecchio Continente, stanno tornando a riattivare misure di contenimento sempre più severe.
Se da un lato la ripresa economica è sempre più in pericolo, dall’altro
le aziende che beneficiano dei lockdown potrebbero tornare sotto gli occhi degli investitori. Questo è il caso delle società che si occupano della spedizione a domicilio di cibo. Negli ultimi anni la tendenza di farsi spedire i pasti a casa aveva già beneficiato di una crescita importante, ma il Coronavirus ha accelerato questo processo.
Sempre più persone stanno utilizzando questo tipo di servizi. Se si pensa ad un paese come l’Italia, uno studio di Just Eat ha messo in evidenza come su
2.000 nuovi utenti il 34% non aveva mai utilizzato un servizio di consegna di cibo a domicilio. Se è vero che possiamo ipotizzare che diverse persone torneranno al ristorante dopo che il virus verrà debellato, è altresì da considerare come molti utenti inizieranno a fare entrare il food delivery nelle loro abitudini.
Il meccanismo è infatti simile al boom dell’e-commerce o a quello dei pagamenti digitali. Per comprendere la crescente importanza delle aziende del settore basti pensare che di recente
Delivery Hero è entrata all’interno dell’indice di Borsa DAX.
Food Delivery: un mercato in continua crescita
Il settore del Food Delivery è atteso in rapida crescita nei prossimi anni. Come mostrato da Statista, i ricavi del comparto sono passati dai 76,195 miliardi di dollari nel 2017 alle stime di 136,431 miliardi di dollari del 2020 (+79,06%). Sempre guardando a livello globale,
la crescita nei prossimi 5 anni dovrebbe continuare fino ad arrivare a 182,327 miliardi di dollari nel 2025 (+3,01%).
I maggiori fruitori del servizio sono Cina, Stati Uniti e India, che nel 2020 dovrebbero contribuire al fatturato per 51,514 miliardi, 26,527 miliardi e 10,196 miliardi di dollari.
Le società del comparto tuttavia faticano a creare profitto soprattutto a causa della forte competizione dell’ambiente, esacerbata dalle pochissime barriere all’entrata. Oltre a questo i consumatori sono sempre più sensibili al prezzo e faticano a fidelizzarsi a un singolo servizio.
Food Delivery: un indice per seguire la crescita del settore
A dispetto dei vari problemi delle aziende del settore del Food Delivery, vi è un indice del comparto che dalla sua introduzione a giugno 2020 ha messo a segno un +19,45%. Parliamo del
Food Delivery Index nato dalla collaborazione tra Vontobel e Solactive AG. Al ribilanciamento di settembre 2020 il paniere conta 20 società ed è un Net Total Return (prevede il reinvestimento dei dividendi distribuiti, al netto delle tasse).
I componenti vengono
selezionati su quelle società quotate in uno dei mercati sviluppati definiti nella Solactive Country Classification, devono avere una capitalizzazione di almeno 750 milioni di dollari e un volume medio giornaliero minimo di 5 milioni di dollari negli ultimi sei mesi. Viene poi fatta un’ulteriore scrematura che considera solo le aziende che hanno o dovrebbero arrivare ad avere un’esposizione significativa sulle piattaforme e/o servizi di food delivery business-to-consumer.
Ad ogni compagnia è poi affidato un punteggio che ne riflette la suddetta esposizione: quelle che non arrivano ad avere l’esposizione relativa sul comparto vengono scartate. Ad essere escluse sono anche le holding il cui unico coinvolgimento del comparto deriva dal solo investimento in aziende che offrono almeno uno dei prodotti o servizi citati prima.
Dei titoli rimanenti, vengono selezionati i 20 con il punteggio migliore. Per evitare un eccessivo cambiamento della composizione del listino, Solactive ha deciso che un’azione che non appartiene ai membri dell’indice può essere inclusa se ha un punteggio che la fa classificare almeno in quinta posizione. Questa verrà sostituita a quel membro che ha un punteggio che lo fa classificare al 35esimo posto o inferiore.
Solactive Food Delivery Index: la composizione
All’aggiornamento dello scorso settembre, le aziende che compongono il Solactive Food Delivery Index sono: Meituan, HelloFresh, Delivery Hero, Alphabet, GrubHub, Costco Wholesale, Uber Technologies, Just Eat Takeaway.com, Alibaba Group Holding, Yum! Brands, Yum China Holdings, Walmart, BJ's Wholesale Club Holdings, Amazon, Chipotle Mexican Grill, Domino’s Pizza, Kroger, Yandex, Wingstop, Papa John’s International.
A livello geografico il paniere ha una netta maggioranza statunitense (62,94%) e cinese (16,05%): seguono Germania, Paesi Bassi e Russia con l’11,30%, il 5,09% e il 4,62%.
Solactive Food Delivery Index: l’analisi tecnica dei componenti più importanti
Vediamo ora una breve analisi tecnica sui tre componenti con maggior ponderazione del Solactive Food Delivery Index:
Meituan, HelloFresh e Delivery Hero (6,06%, 5,87% e 5,43%). Non c’è molto da dire sulle azioni Meituan quotate da settembre 2018 alla Borsa di Hong Kong, dove hanno messo a segno un rialzo del 357,78%.
I prezzi continuano a fornire segnali positivi, da ultimo il breakout della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi di gennaio 2020 a quelli della terza ottava dello scorso agosto. C’è da considerare però come la crescita impetuosa dei prezzi sia arrivata a una soglia di eccesso evidenziata anche dall’RSI settata a 14 periodi, la quale segnala tra le altre cose una divergenza di inversione bearish. Sarebbe quindi ragionevole attendersi una correzione almeno fino ai 280 dollari di Hong Kong.
Vi è da considerare come la
tendenza ascendente rimanga particolarmente solida e che non vi sono ancora segnali di un imminente reversal. Per quanto riguarda le azioni HelloFresh la struttura tecnica è simile a quella di Meituan, con i prezzi inseriti in un fortissimo uptrend che nel solo 2020 ha portati ad una salita del 163,54%.
Di recente, le quotazioni sono riuscite a rimbalzare a ridosso della trendline disegnata con i minimi di marzo e di agosto 2020 e sembrano diretti verso la resistenza a 53,35 euro, espressa dai top di luglio scorso. Un superamento di tale zona seguito dalla rottura del livello dinamico disegnato con i top di luglio e della seconda settimana di ottobre 2020 potrebbe essere un
segnale propedeutico ad una nuova fase ascendente dopo il recente ritracciamento.
Trend rialzista deciso anche per Delivery Hero, con i prezzi che in questi giorni stanno aggiornando i massimi storici. Una chiusura della candela settimanale superiore alla resistenza a 106,20 euro convaliderebbe un breakout che ragionevolmente permetterebbe i compratori di portare i prezzi ad un nuovo impulso ascendente.
Al contrario, un riassorbimento verso i 100 euro
confermerebbe la divergenza di inversione bearish in formazione aprendo la strada a vendite almeno fino ai 93 euro, dove passa la linea di tendenza che collega i minimi del 18 maggio e 15 giugno 2020.
Il Tracker Certificate di Vontobel sul settore del Food Delivery
Dallo scorso 11 giugno Vontobel ha emesso il Tracker Certificate con ISIN DE000VP34711. Il prodotto è quotato sul
SeDeX di Borsa Italiana e replica, in linea di principio, in modo lineare (1:1) le performance del Solactive Food Delivery Index. Il Certificato ha un Prezzo di Emissione di 100 euro, quota ad un prezzo ask di 121,6 euro e prevede commissioni di gestione dell’1,2% per anno. Da evidenziare come il prodotto non abbia una scadenza.
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