Questa mattina ci siamo svegliati con una news particolarmente importante che potrebbe condizionare l'andamento del prezzo del petrolio da qui in avanti. Cerchiamo di capire cos'è successo.
Opec+ taglia la produzione di petrolio
Con l'annuncio di ieri sera l' Opec+, l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio che si occupa della distribuzione dell'oro nero a livello globale, ha tagliato la produzione di greggio di 1,1 milioni di barili al giorno, che corrispondono a circa l'1% della produzione totale giornaliera su scala mondiale. Di conseguenza, il mercato ha aperto con un gap giornaliero di circa il +6,6%.
Nella fattispecie, i paesi che taglieranno la produzione sono: Arabia Saudita (500 mila unità), Kuwait (128 mila), Emirati Arabi Uniti (144 mila), Iraq (211 mila), Kazakhstan (78 mila), Algeria (48 mila) e Oman (40 mila). Questi tagli vanno aggiunti a quelli relativi alla produzione Russa (500 mila unità) già annunciati in precedenza.
I tagli avranno inizio da maggio e dureranno per tutto il 2023. L'Opec ha giustificato questa scelta perchè basata sulla decrescita della domanda di petrolio negli ultimi mesi che, a parità di produzione, avrebbe portato il prezzo a livelli pericolosamente troppo bassi ed ingestibili per il sistema.
Ovviamente gli USA non hanno preso positivamente la decisione, vista anche la rapidità con la quale verrà messa in atto; infatti adesso si avrà soltanto un mese a disposizione per poter rivalutare e ricalcolare tutte le scorte già presenti e se dovranno essere o meno rimpinguate per i futuri consumi. È sicuramente una doccia fredda per tutto il mondo occidentale che ormai si stava assicurando un prezzo del petrolio abbastanza basso rispetto ai livelli visti negli anni precedenti (complice anche della decrescita dell'inflazione).
Alcuni analisti, dopo questa mossa dell'OPEC, hanno rivisto al rialzo la stima sul prezzo dell'oro nero per fine 2023: in alcuni casi, dai 90$ precedenti la view è stata alzata a quasi 100$ per barile. Di sicuro questa situazione non aiuterà con la lotta all'inflazione e sarà molto interessante capire anche che tipo di risvolti potremo avere sul fronte geopolitico tra USA ed Emirati Arabi.
Analisi Operativa - Long US OIL
Dopo tutto ciò che abbiamo detto, non possiamo che prendere in considerazione un'operazione di trading Long proprio sull'US OIL.
Ci teniamo a precisare che è una posizione abbastanza speculativa vista la situazione incerta ed instabile soprattutto in seguito alla news di ieri di cui abbiamo trattato, per cui avremo massima attenzione e utilizzeremo minima esposizione per questo trade.
- Entry: Alla chiusura del Gap giornaliero a 75,80$;
- Stop Loss: sotto l'ultimo minimo settimanale a 68,6$;
- Target 1: 82,75$;
- Target 2: 90$.