Come sappiamo tutti il periodo che stiamo attraversando è caratterizzato dalla forte incertezza sul futuro prossimo. In questo scenario parrebbe ancora più opportuno organizzarsi in strategie che siano in grado di difendere, almeno in parte, le esposizioni che abbiamo accumulato nel tempo nel mondo criptovalutario.
Le eventualità che si vogliono prendere in considerazione sono abbastanza specifiche. Si ipotizza una fase in cui la bolla dei mercati finanziari possa scoppiare e si immagina che Bitcoin e Altcoins non si discosteranno troppo dall’andamento generale di tutti i mercati. Ovviamente non è detto che questo accada ma si vogliono comunque fornire in questo articolo alcuni concetti sui quali ogni investitore dovrebbe riflettere, a seconda di quella che è la propria strategia generale.
Settore criptovalute: lo scenario da considerare
Andiamo quindi a tratteggiare brevemente le caratteristiche di questo specifico scenario. Possiamo dire che le variabili più importanti da prendere in considerazione sono tre:
-
Le elezioni presidenziali americane;
-
La spada di Damocle dei nuovi (o già in corso) lockdown all’orizzonte a causa del Coronavirus;
-
L’andamento dei mercati tradizionali.
Sul primo punto non possiamo dire molto, nel senso che potremmo fare tutte le previsioni che vogliamo sull’esito, potremmo anche azzeccarlo, ma andare a immaginare cosa potrà succedere nel mercato criptovalutario nell’uno o nell’altro caso è abbastanza difficile. Le ipotesi che si possono fare sono innumerevoli dunque parrebbe quasi “inutile” inerpicarsi lungo questo sentiero, se non per considerazioni di tipo politico e geopolitico che in parte esulano quindi da quello che è il nostro scopo in questa sede.
Sul secondo elemento sembrerebbe invece ragionevole propendere per conclusioni non troppo ottimistiche. Il motivo è molto semplice ed è relativo al fatto che la stagione fredda è appena iniziata: siamo solo all’inizio del periodo autunnale e le condizioni sanitarie sembrerebbero essere già particolarmente critiche.
Arriveranno provvedimenti più restrittivi che interesseranno tutto l’Occidente. Le condizioni socio-economiche sono a dir poco esplosive e la liquidità che le Banche centrali immetteranno nei mercati finanziari a un certo punto non potrà più essere sufficiente. Queste ultime prima o poi dovranno confrontarsi con la realtà delle cose e quel che salterà fuori da tale confronto potrebbe dare adito al panico.
Rimagono in gioco essenzialmente due ipotesi: i mercati potrebbero comportarsi in maniera aggressiva oppure in maniera più docile. Nel primo caso assisteremmo a scene molto paragonabili a quello che è già successo nel periodo di marzo con crolli nei prezzi particolarmente brutali, nel secondo caso assisteremmo a discese meno burrascose.
Nella prima ipotesi è probabile immaginare che anche il Bitcoin, che ultimamente ha mostrato estrema forza e grande voglia di scorrelarsi dall’andamento generale, subirà contrazioni non indifferenti. Nel secondo scenario le cose potrebbero invece cambiare. Chi scrive reputa leggermente più probabile il secondo caso, al netto di altri cigni neri.
Ciò che possiamo concludere da questa sommaria analisi del momento storico che stiamo vivendo è dunque relativo alla necessità di proteggere i propri investimenti. Le variabili in gioco sono di difficile interpretazione e in questi casi la cosa più saggia che si può fare è sempre la stessa. Ma come si può applicare questo concetto nel mondo delle criptovalute?
Settore criptovalute: cosa attendersi nel breve e lungo periodo
Se nel lungo periodo possiamo ragionevolmente rimanere ancorati alla previsione di scenari bullish, nel breve o nel medio le cose cambiano radicalmente. Definire in maniera decisa l’una e l’altra parte del nostro portafoglio è cosa di fondamentale importanza. Gli investitori più avveduti hanno già fatto questo ma, alla luce delle nuove condizioni, potrebbe essere necessario rivedere le allocazioni, magari liquidando o assottigliando considerevolmente le strategie di breve.
Avere orizzonti temporali chiari rende meno suscettibili alle emotività e alla volatilità insita in questo mercato. Inoltre la cosa, e lo dico per esperienza diretta, non è affatto semplice perché difficile è stabilire cosa sia meglio o peggio. Sopratutto in momenti estremamente incerti come quello corrente.
Settore criptovalute: Bitcoin, Altcoins, Stablecoins
È quindi chiaro che per questo scenario i grossi problemi si hanno nel momento in cui si va a confrontarsi con le allocazioni di breve periodo. Non sappiamo come potrebbe reagire il mercato ma dato per buono quanto posto in evidenza nelle precedenti righe capiamo subito che la prima necessità è di tipo cautelativo.
Proteggersi all’interno di questo mercato può significare soltanto due cose. In ottica più conservatrice affidarsi alle Stablecoins (e magari utilizzare i vari strumenti finanziari decentralizzati o meno per ottenere rendite passive mentre passa la tempesta), in ottica più aggressiva rimanere in Bitcoin.
La tesi è quindi chiara: se dovessimo assistere a grosse vendite e a un'inversione della tendenza chi pagherà di più saranno le Altcoins, e su questo non ci piove.