Bitcoin rimane al di sotto dei 40.000 dollari. Le quotazioni rimangono compresse nel pattern di equilibrio che si protrae dal 24 gennaio: fino alla rottura di questa formazione sarà difficile determinare la direzionalità che prenderanno i corsi.
Gli scenari macroeconomici di inflazione crescente, innalzamento dei tassi e conflitti internazionali contribuiscono ad aumentare l’incertezza sui mercati e sono ben lontani da una risoluzione a breve termine. Alcune delle principali altcoins continuano in una tendenza positiva, come Terra (LUNA) che fa registrare un +8,6% rispetto a ieri, THORChain +6,8% e Zcash + 5,21%.
Non mancano valute digitali in sofferenza, come Fantom (FTM) che perde il 5,7% rispetto a ieri, Gala (GALA) -5% e Dash -4,1%. In generale il panorama altcoins rimane variegato, con andamento altalenante, ma i maggiori volumi scambiati sono su Bitcoin, da sempre criptovaluta di riferimento durante i momenti di forte incertezza.
Parlamento Europeo: oggi si vota MiCA, la legge che potrebbe vietare Bitcoin
L’indecisione sui mercati crittografici è alimentata anche dal voto al Parlamento Europeo previsto per oggi, lunedì 14 marzo. I deputati saranno chiamati a decidere sul disegno di legge “Markets in Crypto Assets” (MiCA), presentato da una coalizione guidata dall’eurodeputato tedesco della Cdu Stefan Berger.
In una prima fase sembrava fossero spariti i riferimenti alle possibili limitazioni per gli asset digitali con “proof-of-work”, l’algoritmo di consenso su cui si basano Bitcoin e molti altri. Ora, invece, sembra che siano ritornati i timori relativi a queste restrizioni, sulla spinta del partito dei verdi e quello dei socialisti, che insieme sono quasi la maggioranza del parlamento.
Torna quindi a farsi vivo lo spettro del divieto entro il 2025 di vendere o scambiare criptovalute all’interno dell’UE nel caso facciano uso di “meccanismi di consenso non sostenibili dal punto di vista ambientale”. Pascal Gautier, CEO di Ledger, società francese che realizza “hardware wallet”, è stato tra i primi a lanciare l’allarme sul potenziale danno causato da una regolamentazione così restrittiva del settore.
Tuttavia, altre personalità autorevoli del mondo criptovalute in Europa, come Patrick Hansen, Head of Strategy & Growth presso Unstoppable Finance, sostengono che “sembra esserci una maggioranza molto sottile a favore del divieto in questo momento”.
Elon Musk non venderà le sue criptovalute nonostante l’inflazione elevata
Elon Musk, CEO di Tesla, in un tweet ha evidenziato come in un periodo dove si prevede inflazione elevata, sia meglio detenere immobili o azioni di società che producono buoni prodotti, piuttosto che dollari o altre valute. Successivamente ha aggiunto che possiede ancora posizioni in Bitcoin, Ethereum e Dogecoin che non ha intenzione di vendere.
Il tweet arriva in seguito alla pressione inflazionistica registrata da Tesla e SpaceX durante l’approvvigionamento di materie prime e nel settore logistica. I consigli del miliardario ai suoi follower evidenziano come anche lui sostenga la tesi per cui Bitcoin possa essere considerato un asset antinflazionistico.
Il calo dei prezzi sulle criptovalute effettivamente è stato meno evidente che in diversi altri settori, come il comparto azionario. Tuttavia, sembra che Bitcoin debba fare ancora molta strada prima di conquistare gli investitori con l’idea del nuovo “oro digitale”. Il metallo prezioso nella sua versione fisica ha fatto registrare una crescita impressionante dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, ben lontano da quanto osservato sui mercati crittografici.
Regno Unito: FCA ordina chiusura degli ATM Bitcoin nel Paese
La Financial Conduct Authority, l'autorità di regolamentazione finanziaria centrale del Regno Unito, ha ordinato la chiusura degli ATM Bitcoin in tutto il paese. La notizia è arrivata senza preavviso e con sorpresa degli operatori del settore.
Nel comunicato ufficiale si legge che "Siamo preoccupati per le macchine ATM crittografiche che operano nel Regno Unito e pertanto contatteremo gli operatori per chiedere che le macchine vengano spente o che debbano affrontare ulteriori azioni".
L'organismo di vigilanza ha evidenziato preoccupazioni per la mancanza di una struttura normativa, per la difficoltà di applicazione delle norme antiriciclaggio (MLR) e per l’elevato rischio di fluttuazioni patrimoniali, come principali ragioni per l’applicazione del provvedimento.
Vuoi diventare un esperto di Cryptovalute? Partecipa al corso e diventa un Crypto Specialist ottenendo il tuo attestato