Nel precedente articolo ho immaginato di voler costruire un nuovo portafoglio in criptovalute e ho individuato una possibile strategia di investimento nella selezione di alcuni settori del mercato. Una volta fatto questo ho deciso quanto investire in ognuno di essi, dando alcune indicazioni di base non troppo rigide. Ecco l'asset allocation del portafoglio cripto proposta:
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60% Bitcoin;
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20% Piattaforme decentralizzate smart contracts;
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5% Monete private;
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5% Exchanges;
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10% Fondo da utilizzare in casi straordinari.
Rimane ora da stabilire come concretizzare il piano appena elaborato, dunque trasferire l’operatività sugli Exchange e procedere all’acquisto di quello che è stato deciso. Per prima cosa bisognerà trasferire i fondi su un exchange. Ve ne sono vari, ad esempio Coinbase Pro, che offre commissioni abbastanza accettabili (0,5% ad acquisto), da lì trasferire una parte verso altri exchanges che ci permettano di acquistare la criptovaluta alla quale siamo interessati (su Coinbase Pro ad esempio se avete depositato Euro non potete acquistare Monero o Dash, o Binance Coin, ecc.).
Consiglio di stabilire tutte le transazioni da fare prima, lo scopo è quello di farne il meno possibile considerato il fatto che ogni transazione vi costerà delle fees. Spesso e volentieri saranno irrisorie ma in ogni caso è meglio prepararsi da prima. Oltre che stabilire il punto di ingresso (magari Coinbase), bisogna anche sapere dove andremo a stivare i nostri acquisti, quale sarà il nostro wallet.
Sulle specifiche tecniche mi fermo qui, preferisco sorvolare anche perché si presume che se abbiamo deciso di investire sappiamo già come agire e siamo a conoscenza di tutti questi aspetti. Passo quindi a parlare di ciò che più preme e delle modalità di acquisto. Abbiamo due possibilità: o decidiamo di cambiare direttamente tutto in criptovaluta oppure programmiamo delle entrate scaglionate nel tempo. La seconda opzione è quella che consiglio.
Portafoglio criptovalute: acquisti scaglionati nel tempo per stare al riparo dalla volatilità
Ora, dipende un pò dal momento in cui siamo e dai prezzi che il mercato sta cavalcando. In ogni caso questo è il sistema che più di ogni altro ci mette al riparo dalla volatilità del Bitcoin e delle criptovalute. Sappiamo quanto siano soggette a “sbalzi di umore” e per questa ragione è bene programmare investimenti a intervalli temporali regolari.
Sto quindi parlando del DCA, una strategia che è probabile non giunga nuova a molti di voi, soprattutto se siete investitori esperti anche nei mercati tradizionali. Decidere di scaglionare le entrate in X% al mese significa smorzare le fluttuazioni importanti del mercato e dunque non rischiare di immettere tutto il capitale a quote troppo alte.
È opportuno aggiungere che non bisogna essere troppo rigidi in questa strategia. Se ad esempio dovessimo assistere a un dump giornaliero importante, potrebbe essere indicato investire una percentuale un po’ più cospicua nel prossimo scaglione. O magari anticipare l’ingresso per questo turno. Nelle situazioni più interessanti dare anche fondo a quel 10% che ci siamo lasciati da parte.
Insomma, diciamo che questa strategia può essere molto di supporto a ciò che mai deve mancare, il buonsenso, e che avere comunque una buona conoscenza dei grafici aiuta. Nonostante la mia ritrosia verso certe tecniche, non posso negare esistano strutture di prezzo importanti. Per tutto ciò rimando ai contributi degli analisti presenti nel sito, ottime integrazioni che potrebbero fornire ulteriori utili elementi per le vostre entrate.