Nel mondo azionario per bear market formalmente si intende quella correzione dei prezzi che dai massimi assume un’intensità superiore al 20%. Per il mondo delle criptovalute questo è un parametro che ovviamente non può essere adottato. La volatilità è un fenomeno decisamente più corposo e quindi le maglie del mercato orso vanno allargate. Non è un caso che dal 2010 il valore mediano delle correzioni di bitcoin è stato di circa il 50%. Forse è proprio quella l’asticella che potremmo utilizzare per considerarci già nel mezzo di un mercato orso.
Il fronte a questo punto si spacca tra gli eterni rialzisti che prospettano quota 100 mila per bitcoin e coloro che professano un ritorno del prezzo a zero o poco più. Personalmente non mi schiero né dall’una né dall’altra parte e, come per ethereum che vedremo dopo, attendo segnali dal mercato prima di entrare nuovamente long.
Per una serie di motivi già spiegata in precedenti articoli mi aspettavo la zampata dell’orso così come mi sembra normale il consolidamento in atto. Ora l'attacco alla media mobile a 200 giorni da parte di bitcoin può nuovamente alterare gli equilibri. L’euforia si è smorzata e la parola bitcoin non è più sulla bocca di molti clienti fai da te o che si affidano a consulenti finanziari. ETF o ETN che fosse, quello che si cercava ad aprile era qualsiasi cosa replicasse più o meno l’andamento della regina delle criptovalute.
La tosatura dei trader dell’ultimo minuto ha permesso di spazzare via una buona parte della speculazione spicciola, ma forse non siamo ancora alla fase opposta di un sentiment sotto le scarpe. Il mercato teme un’ondata di regolamentazione nei Paesi occidentali senza dimenticare come la Cina sta cercando di osteggiare anche l’attività di mining.
Se quella in corso fosse una quarta onda di un impulso ribassista, questa ampia fase laterale di consolidamento che sta prendendo piede tra i 30 e i 40 mila dollari dovrebbe essere seguita da un ultimo movimento verso il basso che potrebbe a quel punto innescare la fase finale di capitolazione. Obiettivo 20 mila dollari sotto questo punto di vista mi parrebbe ragionevole ma....
Ma lunedì la nuova incursione di Elon Musk pro crypto e soprattutto i rumors (poi smentiti dalla stessa società) che vorrebbero Amazon pronta a sbarcare in questo mondo, hanno letteralmente messo le ali a bitcoin e non solo. La media mobile a 200 giorni è così nuovamente sotto pressione e un suo superamento definitivo aprirebbe prospettive molto interessanti per BTC. Servono come sempre conferme di prezzo.
Diversa la situazione tecnica di ethereum. Qui il disegno grafico conferma la forza relativa di ETH vs BTC degli ultimi mesi. Il prezzo è rimasto sopra la media mobile con il minimo di area 1.700 $ che per ben tre volte ha retto l’urto. Questo è ovviamente il punto critico da non superare pena l'avvio di uno scenario alquanto fosco mentre, lato bullish, uno spunto sopra 2500 formalizzerebbe un doppio minimo a quel punto lasciapassare per il ritorno del toro su ethereum. Il momento è vibrante e tutto da seguire.