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Ultimo mese decisamente poco positivo per il mondo cripto con tante valute minori che hanno perso terreno sull'onda della correzione dei mercati azionari;
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Bitcoin prosegue nella sua fase di stallo mantenendo però le quotazioni sopra i 10.000 dollari, un livello che reputiamo fondamentale per la tenuta dell'uptrend;
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Interessante la configurazione grafica di Ethereum dove sembra profilarsi una figura di doppio se non addirittura triplo minimo
Secondo CoinMetrics, il 93% delle prime 250 criptovalute per capitalizzazione ha registrato un calo negli ultimi due mesi e questo rende l’idea dello stallo nel quale si è infilato l’intero settore negli ultimi tempi. La correlazione con l’oro è salita a livelli molto alti (0,8), ma il problema è che questo è avvenuto in corrispondenza della correzione del prezioso dai massimi di oltre 2000 dollari l’oncia.
La minaccia per le valute virtuali “private” arriva però anche dalla BCE, la quale ha aperto all’euro digitale: una moneta in forma elettronica complementare al contante che affiancherebbe le banconote. Non è un caso che la Lagarde si stia muovendo in sintonia con la Commissione Europea che proprio di recente ha adottato un nuovo pacchetto di proposte legislative tra le quali la regolamentazione in materia di crypto asset.
Proprio per spazzare via la concorrenza delle monete digitali, l'istituto centrale vorrebbe introdurre una divisa in forma elettronica che permetterebbe di rendere più veloci e sicure le transazioni ma senza rinunciare al contante. Per mettere a punto tutta l’infrastruttura la BCE ha parlato di 1,5-3 anni, un processo che USA e Cina hanno tra l’altro già avviato e che a questo punto sembra essere il futuro neanche tanto lontano. E cosa succederà a quel punto a Bitcoin? Al momento non ci è dato saperlo anche perché la reazione è stata molto blanda.
Bitcoin: i livelli da monitorare
Come possiamo apprezzare dal grafico di Bitcoin i prezzi stazionano poco sopra i massimi di maggio 2020, ovvero nel periodo dell’halving. Quello che doveva essere l’evento dell’anno per Bitcoin ha effettivamente prodotto un’accelerazione estiva fino a 12.400 dollari,che si è poi sgonfiata fino al supportone di 10.000 dollari.
Continuo a ribadire che è questo il livello chiave al di sotto del quale Bitcoin non deve scivolare. Teoricamente la figura che stiamo vedendo dovrebbe essere di continuazione del trend rialzista, ma per avere la conferma servirà un superamento della trendline discendente che attualmente passa per 11.000 dollari. Sopra questo livello crediamo che ci sia margine per salire di 2.000/2.500 dollari almeno nel corso dei mesi successivi.
Ethereum: le strategie operative
Chi ha una configurazione grafica molto interessante rimane Ethereum. La criptovaluta è la migliore da inizio anno e ha recentemente toccato il massimo storico in numero di transazioni. Interesse evidentemente molto effervescente che trova nel grafico un buon motivo per rimanere lunghi di ETH o pensare a delle strategie di natura long se si è fuori dal mercato. Come vediamo dal grafico i prezzi si stanno stabilizzando poco sopra i massimi del 2019 di 350 dollari.
Oltretutto da queste parti sta arrivando anche la trendline ascendente che sale da marzo, ovvero da quando anche per Ethereum la marea di liquidità sui mercati ha trascinato tutte le quotazioni degli asset mondiali. Se quello appena visto è stato un doppio minimo (o addirittura ci stiamo avvicinando ad un triplo minimo), senza indugi qui ci sarebbe da valutare un'operatività di matrice long con stop prudenziale sotto 310 dollari.