Per i prezzi del Bitcoin il raggiungimento del massimo storico di dicembre 2017 è stato un traguardo importante. Proviamo quindi ad immaginare quale scenario si possa sviluppare ora, concentrandoci in particolar modo su modalità e tempistiche della rottura della resistenza.
Per questo si deve guardare al passato, osservando il breakout del doppio massimo di fine novembre e primi giorni di dicembre 2013. Il primo contatto è avvenuto il 3 gennaio 2017 e, nelle due settimane successive, la prima criptovaluta per capitalizzazione ha perso il 30% passando da 1.114,92 dollari a 778,62 dollari.
Dopo una falsa rottura dei supporti i prezzi hanno violato i top precedenti il 3 aprile 2017, 3 mesi dopo il primo contatto. Oggi è quindi importante prendere atto del fatto che per violare l'attuale ostacolo possa essere necessario dover attendere del tempo, forse uno o due mesi ancora.
Bitcoin: cosa sta succedendo oggi?
Analizziamo ora cosa sta succedendo oggi. Per il Bitcoin la resistenza si trova nella fascia di prezzo compresa tra i 19.500 e i 20.000 dollari, con le quotazioni che fanno presagire la formazione di un triangolo ascendente. Tuttavia negli ultimi mesi si potrebbe essere configurato un modello di top arrotondati con possibili sviluppi ribassisti.
Entrambe le figure fino a qui identificate non sembrano avere un'ampiezza sufficiente per scatenare movimenti paragonabili alla crescita del 2017. Non appare quindi azzardato attendersi un ampio ritracciamento da parte dei corsi nell'ordine del 10-15% che prenderebbe un periodo di tempo prima dell'effettiva violazione delle resistenze.
Come in precedenza potrebbero essere possibili dei falsi breakout con operazioni chiuse in stop. Come al solito attendere il momento giusto è già garanzia di un buon trading.