Le quotazioni del Bitcoin hanno messo in pausa il rally cominciato a inizio ottobre 2021. A rallentare l’avanzata delle quotazioni della prima criptovaluta per capitalizzazione sono state le parole di Jamie Dimon, Amministratore Delegato di JP Morgan, il quale ha dichiarato che la moneta digitale è senza valore.
Resta tuttavia ferma la possibilità per i clienti della principale banca statunitense di scambiare prodotti sulle monete digitali. In generale comunque, è interessante evidenziare come le opzioni suggeriscano che il mercato stia mirando ad una prosecuzione degli acquisti. Stando ai dati di Deribit, posizioni aperte sulle opzioni call con strike a 80.000 dollari con scadenza a dicembre 2021 sorpassino in maniera importante le put con strike a 40.000 dollari.
Bitcoin: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le quotazioni del Bitcoin sembrano ormai dirette alla soglia psicologica dei 60.000 dollari. Diversi i segnali positivi che si possono evidenziare dopo l’arrivo dei corsi al test dei 40.000 dollari, soprattutto quello relativo alla rottura della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 13 aprile e 6 settembre 2021 e di quella disegnata con i top del 16 maggio e 6 settembre 2021.
Se i prezzi della prima criptovaluta per capitalizzazione dovessero riuscire a superare l’ostacolo a 60.000 dollari, si potrebbe assistere ad un ritorno dei corsi verso i massimi storici. La struttura tecnica della valuta virtuale appare particolarmente positiva e solamente una discesa al di sotto dei 52.000 dollari potrebbe creare delle pressioni di vendita nel breve periodo.
Da un punto di vista operativo, si potrebbe sfruttare l’arrivo sui supporti a 50.000 dollari per valutare strategie di matrice long con stop loss a 46.000 dollari e obiettivo identificabile a 60.000 dollari.