Merck ha firmato un accordo da 1,2 miliardi di dollari con il Governo degli Stati Uniti per la fornitura del suo medicinale sperimentale per la cura del Coronavirus. Il farmaco, da somministrare per via orale, si chiama Molnupiravir e attualmente si trova nella Fase 3 del processo di sperimentazione in cui è stato testato su pazienti non ospedalizzati con almeno un fattore di rischio affetti da Covid.
Se il colosso farmaceutico statunitense e il suo partner, Ridgeback Biotherapeutics, otterranno dalla Food and Drug Administration l’autorizzazione per l’uso di emergenza, potranno fornire alle autorità sanitarie americane 1,7 milioni di dosi. La terapia è stata studiata in laboratorio e prevede la somministrazione all’inizio del corso della malattia.
Merck sta programmando di chiedere l’autorizzazione anche ad altri enti regolatori al di fuori degli USA e sta già stipulando accordi preventivi di acquisto e siglando contratti con produttori di farmaci generici in oltre 100 Paesi a basso e medio reddito.
Fino a oggi, la compagnia sta producendo Molnupiravir a rischio, ovvero ha attivato la produzione senza avere la garanzia di ottenere l’autorizzazione dagli enti preposti di tutto il mondo. Tale decisione è stata presa anche in base ai dati della Banca Mondiale, secondo cui gli Stati hanno sviluppato una capacità finanziaria per contrastare la pandemia.
Merck prevede di produrre 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno in corso. Nel 2021 l’azienda si è trovata particolarmente sotto pressione, annullando lo sviluppo del proprio vaccino contro il Covid-19 e collaborando con Johnson & Johnson per aiutare a produrre su larga scala il suo siero.
Partendo da questo presupposto, andiamo ora a vedere il quadro tecnico e i livelli operativi di trading delle azioni Merck quotate a Wall Street, che in queste ultime settimane stanno cercando di riportarsi sui massimi annuali.
Azioni Merck: analisi tecnica e strategie operative
Dopo il violento sell-off tra fine febbraio e metà marzo dello scorso anno le azioni Merck hanno recuperato soltanto in parte quanto perso in un solo mese. Dall’aprile del 2020 i prezzi hanno formato un ampio canale laterale oscillando intorno alla media mobile a 200 giorni.
Nel corso di quasi tutto il 2021 le quotazioni sono rimaste al di sotto di questo importante livello dinamico, ma proprio nella seduta odierna stanno attaccando con decisione la resistenza posta in area 75 USD. Le notizie di carattere fondamentale e l'analisi del grafico con timeframe giornaliero consentono così di individuare i seguenti livelli chiave per la strutturazione di strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: breakout area 76,61 USD
Stop loss: al di sotto di area 71,54 USD
1° target: area 81,62 USD
2° target: 82,85 USD.
Short
Ingresso: breakout area 71,54 USD
Stop loss: appena al di sopra di area 76,61 USD
1° target: area 69,46 USD
2° target: area 68,38 USD.