La variante Delta del Covid-19 sta angosciando i mercati finanziari di tutto il mondo, sebbene Wall Street continui a macinare record e le Borse europee si mostrino ben intonate. Tuttavia, gli operatori avvertono l'incertezza muovendosi nervosamente, ogniqualvolta arrivano notizie poco rassicuranti sul fronte dei contagi.
La preoccupazione principale è che tutti gli sforzi fatti per tornare alla normalità e rilanciare l'attività economica alla fine risultino vani di fronte all'avanzare della mutazione del virus. Se l'economia globale, infatti, dovesse rivivere altre situazioni di lockdown, il danno complessivo sarebbe enorme e stavolta gli stimoli fiscali e monetari potrebbero non essere sufficienti per funzionare da paravento.
Questa ipotesi così estrema si fa ogni giorno sempre meno remota, a mano a mano che si istilla nella mente di ognino il dubbio che i vaccini potrebbero non proteggere dal nuovo ceppo, o comunque non farlo del tutto.
I dati che arrivano da Paesi super vaccinati come Israele e Gran Bretagna in tal senso non sono troppo confortanti. Anche se le case farmaceutiche, e Johnson&Johnson è stata l'ultima in ordine temporale, hanno affermato che i loro vaccini risultano essere immunizzanti anche contro la variante indiana.
Se si guardano freddamente i dati rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, quando i vaccini non esistevano ancora, si scopre che la situazione riguardo infezioni e decessi non sia granché migliorata. Questo spinge a una riflessione e a un timore, che potrebbero costituire una turbativa per i mercati non indifferente.
JP Morgan: la variante Delta sarà innocua
JP Morgan però non sembra essere preoccupata. Gli analisti della più grande banca d'affari americana ritengono che, in Europa e nel Nord America, la variante Delta non avrà grande implicazione, perché la gran parte della popolazione risulta essere già immunizzata, grazie alla vaccinazione.
Lo stesso scenario si è già visto con la variante inglese, quando a febbraio le azioni hanno subito degli scossoni, ma non così forti da destabilizzare i mercati. Allora, infatti, il rally azionario si era interrotto per qualche settimana, per poi riprendere nuovamente incamerando profitti.
Adesso potrebbe succedere esattamente la stessa cosa. Quindi la nuova variante darebbe addirittura impulso alle azioni per un rimbalzo ancora più sostenuto, una volta che il mercato avrà metabolizzato l'effetto e realizzato che la protezione dei vaccini non farà correre alcun pericolo.
Un segnale ad esempio viene dal petrolio, che è stato uno di quegli asset più sensibili alle dinamiche del Covid-19. Infatti, l'oro nero è stato in continua ascesa nonostante la nuova ondata di contagi, anche se occorre dire che in tal caso hanno pesato le incertezze in seno all'OPEC+ circa il possibile aumento dell'offerta.
JP Morgan: solo la Russia colpita mortalmente dalla variante Delta
A sostegno delle proprio tesi, JP Morgan ha analizzato la situazione dei 15 Paesi più colpiti dalla variante Delta, facendo notare che solo la Russia ha avuto un aumento significativo dei decessi, mentre tutti gli altri hanno mantenuto le cifre stabili.
Ad esempio, il Regno Unito ha visto crescere il numero dei morti di 9 unità al giorno, a fronte di una media quotidina di 14.000 infezioni in più, da quando la variante indiana ha preso piede nel territorio. Facendo un rapporto, si capisce bene come non vi sia affatto proporzionalità tra le due cose.
Nl resto degli altri Paesi indagati la situazione è molto simile. Il caso della Russia è spiegato semplicemente dal numero esiguo di vaccinazioni, essendo che solo il 14% della popolazione ha ricevuto la somministrazione del siero.