Questo anomalo 2020 lascerà il segno a Wall Street. Mai così tante società si sono quotate in un solo anno, movimentando un flusso di denaro enorme. La settimana passata è stata particolarmente rovente, con due debutti record: quello di Doordash, che nel primo giorno di contrattazione ha visto un'impennata delle azioni del 78% e quello di Airbnb, che all'esordio ha piazzato un performance addirittura del 113,93%.
Non è finita qui. Nonostante l'anno volga al termine, altre società si apprestano a varcare i cancelli della Borsa americana, attratti dalle straordinarie performance dei listini statunitensi. Dall'inizio dell'anno infatti l'indice S&P 500 è cresciuto del 12,5%, con un +68% dai minimi di marzo.
Leggermente più basse le performance per il Dow Jones, che è incrementato del 4,7% dal 1° gennaio 2020 e del 64% dai minimi stagionali. Mentre il NASDAQ-100, trainato dai titoli tecnologici, ha addirittura guadagnato il 37% in tutto il 2020 e l'87% da marzo.
La prossima che potrebbe accendere l'interesse degli investitori sarà l'IPO di Wish, piattaforma di e-commerce con sede a San Francisco che da diversi anni scalpita per acquisire una vetrina nel panorama finanziario a stelle e strisce.
IPO Wish: ecco tutti i dettagli
Il 31 agosto di quest'anno la società ha consegnato alla Security and Exchange Commission il prospetto riguardante l'IPO, che ora è stato reso pubblico con i dettagli che riguardano anche i risultati economici dell'azienda.
Il marketplace di prodotti cinesi si pone come obiettivo la raccolta di una somma che si aggira intorno agli 1,1 miliardi di dollari, il che darebbe una valutazione della società di circa 14,07 miliardi di dollari. La previsione è di vendere 46 milioni di azioni con una forbice di prezzo di 22-24 dollari. La compagnia sarà quotata al NASDAQ con il simbolo WISH.
Le ambizioni quindi non sono irrilevanti per una società che ha bilanci costantemente in perdita e che manifesta una crescita più lenta rispetto ad altri giganti dell'e-commerce come Amazon, Walmart e Target.
Nei primi tre trimestri di quest'anno Wish ha fatturato circa 1,75 miliardi di dollari, con un incremento del 32% rispetto al 2019, grazie soprattutto alle restrizioni pandemiche che sono state attuate dai vari Paesi colpiti dal Covid-19 e che hanno favorito il commercio on-line a scapito dei negozi fisici.
Tuttavia le perdite sono aumentate del 5%, raggiungendo una cifra di 176 milioni di dollari. Negli anni il risultato è stato comunque abbastanza stabile: nel 2019 il rosso si è aggirato intorno ai 136 milioni di dollari, nel 2018 a 208 milioni e nel 2017 la società ha perso 247 milioni.
La società non ha mai pagato un dividendo e per i prossimi anni non ha neppure intenzione di distribuire cedole. Come si evince dal prospetto, l'obiettivo è quello di preservare le risorse per investire nell'attività e mirare a una maggiore crescita rispetto agli anni passati.
Wish: cosa fa e qual è il settore di business della matricola
L'azienda è stata fondata nel 2010 dall'ex ingegnere di Google, Peter Szulczewski, con lo scopo di creare un mercato online di compravendita di prodotti cinesi a prezzi molto scontati. Gli articoli vanno dall'abbigliamento, ai giocattoli, ai dispositivi elettronici e agli articoli per la casa.
Essenzialmente quindi il business si rivolge a un target di pubblico di basso reddito che vuole avere accesso a beni essenziali e non essenziali. Il motivo per cui la merce viene piazzata a un prezzo così conveniente deriva dal fatto che la fornitura proviene essenzialmente dalla Cina, il che comporta ovviamente un notevole risparmio in termini di costi per il venditore. Questo però presenta l'inconveniente dei tempi lunghi di consegna, che vanno normalmente dai 30 ai 40 giorni.
Ad ogni modo il fattore target è l'elemento distintivo rispetto ad Amazon, in quanto molti acquirenti situati in Africa, Europa dell'Est e America Latina hanno un reddito inferiore ai 18 mila euro annui e quindi sarebbero attratti maggiormente dalla piattaforma.
Al momento Wish può contare su oltre 100 milioni di utenti ogni mese provenienti da oltre 100 paesi diversi. La società ha affermato di avere aumentato il catalogo di 1,8 milioni di articoli giornalieri, superando 150 milioni di prodotti in lista.
Questo grazie al fatto che i commercianti iscritti nella sua piattaforma sono più di 500 mila, in gran parte cinesi anche se negli ultimi due anni c'è stato un ingresso sempre maggiore di venditori statunitensi.