La auto volanti sono il futuro della mobilità? È un'idea questa che fino a qualche anno fa faceva parte delle fantasie dei visionari, ora è un tema che attira l'interesse di sepre più investitori alla ricerca di trend di lungo periodo da cavalcare. Le auto volanti sono un tema che sembra destinato a diventare realtà, visto il numero crescente di aziende che stanno lavorando al progetto.
In questo il Giappone è all'avanguardia e nell'estate del 2020 ha dichiarato di lavorare su un piano che risolva i problemi del traffico utilizzando lo spazio aereo per trasferire persone da una città all'altra. Tale programma potrebbe vedere la luce già nel 2023, sebbene venga considerato dagli esperti eccessivamente ambizioso.
Ma quali sono le alternative per i piccoli risparmiatori per investire sul settore delle auto volanti? Chi crede che il trasporto volante possa decollare ha modo di puntare su alcune società che si sono gettate nella mischia investendo delle risorse importanti. Abbiamo individuato due azioni di aziende che potrebbero regalare qualche sorpresa per il futuro, vediamole.
Joby Aviation: nel 2026 produrrà 1.000 aeromobili
La prima società presa in considerazione è la startup Joby Aviation, che diventerà pubblica grazie alla fusione con la SPAC Reinvent Technology Partners prima della fine del primo semestre del 2021. L'obiettivo dell'azienda è quello di progettare aeromobili elettrici a sei rotori e quattro passeggeri, gestendo il servizio di air taxi in tutto il mondo.
Secondo i piani, il primo lancio negli Stati Uniti dovrebbe avvenire nel 2024. Prima sono necessari alcuni passaggi burocratici come la certificazione della Federal Aviation Administration, l'aumento delle operazioni di produzione e la selezione delle rotte di volo che l'impresa inizialmente intende fare.
La società sta lavorando per fare in modo che il costo del trasporto non sia dispendioso, cosa non semplice perché il problema dei mezzi volanti è che non vengono utilizzati troppo spesso. Una volta avviato il processo, Joby Aviation potrebbe mettere in servizio fino a 1.000 aeromobili entro il 2026, il che si traduce in un giro d'affari di 2 miliardi di dollari e 824 milioni di profitti.
Per realizzare la produzione, Joby si avvarrà del supporto di Toyota Motor, che ha condotto l'ultima tornata di investimenti della società avvenuta nel 2020 e che attribuisce alla stessa una valutazione che si aggira intorno ai 2,6 miliardi di dollari. Dalla fusione poi con Reinvent arriveranno 1,5 miliardi di dollari come finanziamento del progetto, a cui partecipano fondi come BlackRock, Fidelity e Baillie Gifford. Una volta completata tale fusione ci saranno 660 milioni di azioni in circolazione, con una valutazione complessiva di 7,9 miliardi di dollari.
Archer: un progetto ambizioso con la presenza di Stellantis
L'altra società che potrebbe essere interessante in questa ottica è Archer, leader nello spazio Urban Air Mobility. Al riguardo vi è una fusione che sta per concretizzarsi con la SPAC Atlas Crest Investment. Nelle scorse settimane si è parlato anche di Stellantis in merito, la quale si occuperà di realizzare le fusoliere di fibra di carbonio e di altri componenti degli eVtol proprio di Archer.
Quest'ultima prevede di mettere sul mercato l'auto volante nel 2024 e di raggiungere nel 2026 un fatturato di 2,2 miliardi, con un risultato operativo netto di 647 milioni di dollari. Dopo la fusione, il numero di azioni in circolazione dovrebbe essere di circa 375 milioni e la valutazione complessiva di Archer risultante dall'operazione arriverebbe a 5 miliardi di dollari.
Secondo alcuni esperti, il progetto di Archer, come quello di Joby, è molto ambizioso e quotarsi adesso in Borsa potrebbe essere un rischio. Se non altro perché il successo è molto aleatorio, considerando che finora tutti i tentativi che sono stati fatti per gli aerotaxi non hanno avuti grandi riscontri.