Grande attesa oggi a Wall Street per le azioni Novavax, dopo la comunicazione dei risultati di Fase 3 del vaccino anti-Covid che hanno rilevato un'efficacia di oltre il 90% sia per prevenire le infezioni dal virus originale che per contrastare lo sviluppo delle varianti.
Nelle contrattazioni pre-market, il titolo è in rialzo del 12% e la seduta di oggi potrebbe aggiungere un ulteriore guadagno alla performance già stellare degli ultimi 12 mesi, che con la chiusura di venerdì è arrivata a un +360%.
Novavax: perché è importante questo vaccino
Il vaccino Novavax utilizza una tecnologia diversa rispetto a quelli a mRNA messaggero sviluppati da Pfizer e Moderna e a quelli a vettore virale di AstraZeneca, Johnson&Johnson e Sputnik. Infatti, come descritto dall'Agenzia Europea del Farmaco (EMA), il prodotto è a base proteica e contiene delle particelle che vengono estrapolate dalla proteina Spike che è presente sulla superficie del virus.
In aggiunta, vi è una sostanza che aiuta a rinforzare le risposte immunitarie dopo l'iniezione, offrendo un livello di tollerabilità rassicurante. Inoltre il vaccino è facile da conservare e da trasportare, quindi non pone nemmeno le problematiche relative alla catena del freddo come altri. Se confermati dalle Authority del farmaco, questi risultati potrebbero dare il colpo di grazia a una pandemia che ancora nel mondo non dà tregua.
Se infatti la domanda negli Stati Uniti è diminuita per effetto della campagna vaccinale che ormai è in stato avanzato, in molti Paesi dell'Africa, del Sudamerica e del Continente asiatico ve ne è un bisogno vitale. Al punto che gli Stati Uniti hanno recentemente stipulato un accordo con Pfizer per la donazione di 500 milioni di fiale agli Stati più poveri e che soffrono di un sistema sanitario fragile.
La terza fase della sperimentazione di Novavax ha compreso 30 mila partecipanti sia negli USA che in Messico, ma solo un caso di variante Delta è stato rilevato nel campione. Tuttavia, nello studio pubblicato a marzo nel Regno Unito e che ha coinvolto 15mila persone, si è dimostrato come il vaccino sia estremamente efficace anche contro le mutazioni del virus.
Adesso la società ha comunicato che entro la fine del terzo trimestre sarà in grado di distribuire fino a 100 milioni di dosi al mese e prima della chiusura dell'anno una media di 150 milioni mensili. Tempo fa l'azienda biotech americana aveva affermato che non avrebbe chiesto l'autorizzazione in USA e in Europa prima dell'inizio del terzo trimestre, ora si attende trepidanti l'introduzione di questo nuovo vaccino che potrà rappresentare davvero la svolta nella lotta globale contro il Covid-19.
Novavax: vanno comprate le azioni in Borsa?
Nelle prossime ore il mercato si attende acquisti sulle azioni Novavax nella Borsa di New York, ma inserire il titolo in portafoglio equivale comunque ad assumersi una bella dose di rischio. Almeno a giudicare dal comportamento del titolo stesso da inizio del 2021.
Infatti, dopo un salto in alto del 160% fra il 25 gennaio e l'8 febbraio, le azioni hanno cominciato a perdere quota passando da 330 a 175 dollari in un mese. A mano a mano che la sperimentazione del vaccino faceva i suoi progressi, le quotazioni hanno ripreso a salire e il 27 aprile hanno toccato il massimo di periodo a 260 dollari.
Il 10 maggio però è arrivata una trimestrale che ha deluso le attese, facendo registrare una perdita per azione di 3,05 dollari, a fronte di 2,65 dollari previsti dal consensus. Le azioni sono così letteralmente precipitate fino a 130 dollari.
La ragione dei risultati deludenti è da imputare alle grandi spese sostenute per lo sviluppo del vaccino: 593 milioni di dollari, quando nel trimestre precedente erano state appena di 17 milioni. Infatti i ricavi sono arrivati a 447 milioni, ovvero quasi il 5.000% in più rispetto ai 3 milioni del primo trimestre del 2020. Nell'ultimo mese il titolo ha ripreso a correre guadagnando il 64% e chiudendo l'ultima seduta della scorsa settimana a 209 dollari, con una capitalizzazione di mercato di 15,4 miliardi.