Uniper SE sprofonda alla Borsa di Francoforte sulla notizia che la Germania nazionalizzerà la compagnia energetica tedesca. Le azioni a metà seduta perdono circa il 32%, in una giornata di alti volumi e grande nervosismo. Il Governo tedesco ha annunciato che prenderà il controllo del 99% della società, acquistando la partecipazione della società madre, la finlandese Fortum Oyi.
Il denaro liquido che arriverà nelle casse di Uniper tramite l'aumento di capitale sarà di 8 miliardi di euro, a un prezzo scontato del 65% rispetto all'ultima chiusura di Borsa. Il salvataggio complessivo alla fine è stimato in 29 miliardi di euro, il più grande dalla crisi finanziaria del 2008, che costò alla locomotiva d'Europa 480 miliardi di euro per impedire il fallimento del sistema bancario.
Lo Stato, quindi, cercherà di sollevare dalle paludi il principale importatore di gas naturale russo, che sta naufragando sotto pesanti perdite finanziari dopo che Putin ha chiuso i rubinetti attraverso il gasdotto Nord Stream 1. Nella prima parte dell'anno, Uniper ha registrato un passivo di 12,6 miliardi di euro. La società con sede a Düsseldorf ha firmato contratti a lungo termine con il colosso energetico statale russo Gazprom ma, dopo le interruzioni di forniture, ha dovuto comprare il combustibile nel mercato, dove i prezzi sono arrivati alle stelle negli ultimi mesi. Ciò ha comportato costi enormi che hanno pesato in maniera esorbitante nel bilancio dell'azienda.
Germania: non solo Uniper verrà salvata
Il Governo tedesco a luglio aveva già preso l'impegno di una partecipazione del 30% in Uniper, estendendo le linee di credito nell'ambito di un ampio pacchetto di salvataggio. Tuttavia, adesso il quadro si è decisamente inasprito e si è arrivati al punto che indugiare non è stato più possibile. Il Ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, ha dichiarato che "questo passo è divenuto necessario perché la situazione è peggiorata in maniera significativa". Inoltre, "la Germania farà di tutto per garantire stabilità alle aziende che hanno un'importanza sistemica nel Paese", ha aggiunto.
Quello di Uniper,quindi, probabilmente non sarà l'unico salvataggio che Berlino metterà in atto in questa difficile situazione che sta investendo la Germania e tutta l'Europa. Il Governo sta pianificando il controllo di Rosneft Deutschland, che include la raffineria PCK. A settembre anche un altro grande importatore tedesco di gas russo, VNG AG, ha chiesto il supporto dello Stato per evitare il default. Un ulteriore sostegno per le utility tedesche potrebbe arrivare da una nuova tassa che vedrebbe la luce a ottobre e che permetterebbe alle aziende il trasferimento ai clienti dei maggiori costi derivanti dagli acquisti di gas più onerosi.
Nel frattempo la Germania si sta muovendo per evitare che l'inverno sia particolarmente drammatico a causa delle carenze di gas. Infatti, ha continuato a riempire i depositi di stoccaggio fino al raggiungimento di oltre il 90% della capacità. In questo momento il gas russo è sostituito da quello norvegese, olandese e belga. Inoltre, la superpotenza europea sta progettando la costruzione di nuovi terminali di GNL che le permetterebbero di importare una maggiore quantità di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti e dal Medioriente.