Tesla: per Morgan Stanley 10 anni avanti rispetto ai competitor

Gli investitori sono tornati ad acquistare convintamente le azioni Tesla nelle ultime 3 settimane, con il titolo che ha realizzato una performance di oltre il 34% dal 14 marzo. Una spinta molto forte è stata data dalla notizia di lunedì 28 marzo che l'azienda proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti uno split azionario, il secondo da agosto 2020.

 

Quanto è bastato per accendere l'entusiasmo dei fedelissimi del produttore di auto elettriche, che contano sul fatto che prezzi più bassi attireranno la domanda di molti investitori retail, i quali avrebbero al momento poca possibilità di accedere alle azioni al prezzo attuale di 1.099 dollari. Se si dovesse seguire la stessa suddivisione di 2 anni fa di un rapporto 5 a 1, il titolo Tesla costerebbe poco più di 200 dollari, una cifra molto più alla portata.

 

Questo comunque è più un fattore psicologico, in quanto ormai sono molti i broker che danno la possibilità di acquistare frazionamenti di azioni. Da inizio anno ad ogni modo le quotazioni della compagnia guidata da Elon Musk sono in verde di circa 8 punti percentuali, battendo l'indice S&P 500 che perde circa il 3%.

 

A mantenere una visione rialzista nei confronti delle azioni di Palo Alto è Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, che ha in 1.300 dollari il prezzo obiettivo per il titolo a Wall Street. Secondo l'esperto, il punto di forza dell'azienda è la gestione migliore dei problemi relativi alla catena di approvvigionamento rispetto ai competitor. Al riguardo Tesla potrebbe investire dai 200 ai 250 miliardi di dollari in spese in conto capitale e per la ricerca e sviluppo entro la fine del decennio.

 

Più che il frazionamento azionario, Jonas prevede che saranno questa e altre forze più grandi a trascinare il titolo in Borsa. Da questo punto di vista, Tesla è più avanti rispetto agli altri di 5-10 anni, ha scritto l'analista di Morgan Stanley. Inoltre, ha aggiunto, la recente volatilità del prezzo del nichel, componente chiave della batteria per le vetture, mostra che il problema della supply shortage diventa insostenibile a certi livelli.

 

In definitiva, quindi, i vincitori nel settore delle auto elettriche saranno coloro in grado di garantirsi la fornitura delle principali materie prime. E il mercato azionario in questo sta mandando segnali ben precisi: Tesla è in una posizione nettamente migliore rispetto a tutti gli altri.