Le azioni Telecom Italia sono tornate in zona 0,47 euro dopo essersi spinte fino ad un massimo di 0,5094 euro, sopra il prezzo proposto da KKR per l’OPA di 0,5050 euro. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, il fondo statunitense avrebbe avuto il via libera informale da parte di Palazzo Chigi.
Il Governo italiano seguirà con interesse gli sviluppi dell’operazione e il premier Mario Draghi ha confermato le sue priorità per quanto riguarda il controllo dell’occupazione, della tecnologia e dell’infrastruttura dell'ex monopolista. La proposta di KKR acquisice ora più credibilità e l’ipotesi di una controfferta di Vivendi è molto lontana.
Secondo gli analisti, la chiusura del deal potrebbe rafforzare i rapporti tra Italia e USA. Da considerare anche come alcuni fonti a conoscenza dei fatti sentiti da Bloomberg hanno dichiarato come l'accordo beneficerebbe anche i rapporti con il Presidente francese Emmanuel Macron. Il numero uno di Vivendi, Vincent Bollore ha infatti acceso l'opposizione in vista delle elezioni del 2022.
Oltre a questo, si potrebbe assistere ad una maggiore partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, già il secondo investitore più importante all'interno della compagnia.
Telecom Italia: possibile collaborazione con Poste Italiane
La stampa italiana riporta una notizia in cui ipotizza un possibile coinvolgimento di Poste Italiane nelle operazioni di Telecom Italia e KKR. Infatti, in caso di una divisione tra le attività dei servizi di telecomunicazioni e quella delle infrastrutture, l'azienda guidata da Matteo Del Fante potrebbe intervenire nell’aiuto alla prima divisione. Il colosso italiano dei servizi postali potrebbe inoltre collaborare con TIM come investitore per quanto riguarda le infrastrutture, ma ancora non è chiaro quale sarà il suo contributo per il gruppo.
Azioni Telecom Italia: analisi tecnica e strategie operative
La performance da inizio anno delle azioni Telecom Italia è stata del +32%, concretizzando il terzo miglior risultato all’interno dell’indice Stoxx TLC. Solo una settimana fa il titolo era il peggiore del comparto europeo, mentre ora grazie alle ultime notizie, il prezzo ha messo a segno un rally, portando i corsi ai massimi dell’anno.
Guardando il grafico si può notare come già da marzo il titolo sia inserito in un downtrend. Da novembre i volumi in acquisto sono aumentati fino ad arrivare al gap del 22 novembre scorso. I corsi hanno fornito un altro segnale di forza con la rottura del livello orizzontale a 0,34 euro, per poi passare alla violazione della linea di tendenza discendente in atto già da tempo.
Nel breve periodo le quotazioni hanno confermato l'uptrend di breve periodo portandosi in zona 0,50 euro. Come operatività si valutare strategie di matrice long dall'area di 0,475 euro. Lo stop loss sarebbe identificabile a 0,475 euro, mentre l'obiettivo a 0,5050 euro.