In attesa di ascoltare le parole che arriveranno domani da Jerome Powell al simposio di Jackson Hole in tema di tassi di interesse, i principali mercati azionari dell'area euro hanno concluso la giornata in leggero territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib ha raggiunto i livelli di chiusura di ieri, mancando al momento il superamento delle prime resistenze poste nei pressi dei 22.500 punti. Ricordiamo che sarà solo con con conferme oltre tali livelli che si avrebbe una prosecuzione di quel recupero partito martedì scorso.
Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo Stellantis, che ancora una volta deve fare i conti con la crisi dei chip. Vediamo cosa sta succedendo e come operare sul titolo secondo l'analisi tecnica.
Azioni Stellantis: si ferma produzione a Sochaux ma riparte Melfi
La crisi dei chip continua a perdurare e colpisce senza esclusione di colpi il settore automotive. In questo caso tocca a Stellantis sospendere fino a sabato 27 agosto la produzione nell stabilimento di Sochaux, dove vengono assemblate le Peugeot 3005 e 5008.
Per la fabbrica francese questo è il secondo stop in pochi mesi, quando ad inizio estate aveva dovuto interrompere le linee all'interno dello stabilimento a causa dei ritardi nelle consegne da parte di Continental.
Notizie positive giungono invece da Melfi, dove da lunedi 29 agosto ripartirà regolarmente la produzione, dopo che i problemi relativi alla mancanza di microchip avevano causato diversi stop alla produzione nei mesi scorsi. Ricordiamo l'importanza che il sito di Melfi rappresenta per Stellantis, in quanto a partire dal 2024 in quel stabilimento verranno prodotte quattro nuove auto elettriche.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
E' una fase interessante quella presente sul titolo Stellantis, la cui correzione della scorsa ottava non ha al momento compromesso quel trend rialzista partito dai minimi di luglio 2022 in area 11,20 euro. Anzi il pattern Oops di Williams che si verificato con le candele giornaliere del 22 e 23 agosto dovrebbe portare ad un rafforzamento del trend in atto con primi target posti nei pressi dei 14,30 euro.
L'eventuale breakout di queste resistenze aprirebbe le porte ad una prosecuzione degli acquisti con ulteriori target posti sulla soglia dei 15 euro. Dal punto di vista operativo sarà solo con il superamento di quest'ultimi livelli, top degli ultimi 4 mesi, che l'azione invierebbe un vero e proprio segnale di forza.
Al contrario discese sotto i minimi di questa ottava posti sui 13,65 euro, potrebbero spingere velocemente il titolo in direzione dei 13,20-13,25 euro, dove transita la trendline rialzista che parte dai minimi di luglio 2022.
Nel caso in cui si verificasse una rottura di questi livelli si avrebbe un indebolimento della struttura grafica, che aprirebbe di conseguenza le porte alla chiusura del gap up lasciato aperto il 28 luglio in area 13,02 euro e successivamente un test sui 12,35-12,40 euro.
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