Mentre si avvicina la riunione della BCE, le cui decisioni in tema di politica monetaria arriveranno domani pomeriggio, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti. In questo contesto sono da segnalare anche i dati positivi in arrivo dalle trimestrali di Wall Street, che rafforzano il sentiment degli investitori.
Il FTSE Mib, dopo aver segnato la quinta seduta positiva nelle ultime sei, ripartirà dai 27.225 punti confermando il trend rialzista di breve che dovrebbe spingere le quotazioni in direzione dei 27.300 punti e a seguire 27.550 punti. Nella giornata odierna sotto osservazione troviamo il Stellantis dopo i deludenti dati arrivati dalle immatricolazioni di gennaio.
Stellantis: immatricolazioni gennaio confermano debolezza settore auto
I dati arrivati nella serata di ieri confermano ancora la debolezza presente nel settore automotive. Infatti a gennaio in Italia sono state immatricolate 107.814 vetture, in calo del 19,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 (134.198 unità). Nel dicembre scorso le immatricolazioni sono scese del 27,54% rispetto a dicembre 2020 e l'intero anno si è chiuso con un +5,51% in confronto all'anno precedente, anche se rispetto al pre-pandemia il mercato ha comunque registrato una discesa del 24%.
Per quanto riguarda Stellantis la società ha immatricolato lo scorso mese 38.593 auto, un dato in calo del 26,7% rispetto alle 52.635 unità dello stesso periodo del 2021.Non vanno bene nemmeno le vendite in Francia, che sono diminuite del 18,5% a/a, a 37.300 in linea con il mercato (-18,6%). La quota di mercato è invece invariata al 36,3%. Ricordiamo che il mercato francese rappresenta il 10% dei volumi di Stellantis e circa l'8% dei suoi ricavi.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Nonostante la debolezza che ha colptito le azioni Stellantis nella seconda parte a gennaio, con i prezzi scesi dai suoi massimi verso la media mobile a 200 giorni in area 16,60 euro, l'impostazione di fondo rimane al rialzo.
Nel breve periodo, il recupero di ieri avrebbe possibilità di proseguire solo con il superamento delle prime resistenze situate in area 17,60-17,65 euro, sopra i quali si avrebbe un primo target rialzista situato sulla soglia dei 18 euro. Oltre questi livelli aumenterebbero poi le possibilità di andare a chiudere il gap ribassista lasciato aperto il 21 gennaio nei pressi dei 18,51 euro.
Al contrario, discese sotto i minimi della scorsa ottava nei pressi dei 16,60 euro tornerebbe ad indebolire il titolo, che a quel punto riprenderebbe la sua fase correttiva in direzione dei 15,80 euro e a seguire verso i forti supporti a 15 euro.