Ultima seduta della settimana all'insegna di un nuovo sell-off sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, che pagano l'escalation militare in Ucraina. In questo contesto pochi effetti hanno avuto i buoni dati provenienti dall'occupazione statunitense che a febbraio ha creato più posti di lavoro rispetto alle attese degli analisti.
Per quanto riguarda il FTSE Mib proseguono le vendite, con i corsi che si portano sui minimi degli ultimi 12 mesi sotto i 23.000 punti aprendo la strada per la ricopertura del gap up lasciato aperto il 3 febbraio 2021 in area 22.150 punti.
Tra i titoli che riescono a tenere bene le posizioni troviamo Snam che, oltre ad essere un titolo difensivo, sfrutta la possibile speculazione legata agli attuali prezzi record del gas che, in scia alla crisi ucraina, si sono spinti a 202,4 euro al megawattora, in rialzo del 25,8% rispetto alla chiusura di ieri.
Inoltre in un contesto come quello attuale la società, grazie agli investimenti messi in campo negli ultimi anni, si posiziona in prima fila per contribuire alla sicurezza energetica dell'Italia, grazie sia alla propria capacità di stoccaggio che all'entrata in esercizio del gasdotto Tap. Dal punto di vista dell'analisi tecnica cosa ci dice il grafico?
Azioni Snam Rete Gas: analisi tecnica e strategie operative
Per le azioni Snam, il trend ribassista iniziato il 4 gennaio dai massimi in area 5,38-5,40 euro, con la formazione di un engulfing ribassista, sembrerebbe aver trovato una base in area 4,625 euro toccati a febbraio. Da questi livelli abbiamo assistito ad un rimbalzo dei prezzi che si sono spinti in direzione delle forti resistenze posizionate sulla soglia dei 5 euro, che al momento si sono dimostrati ostici nell'essere superati.
Nel breve sarà quindi con il superamento di questi ultimi livelli che il titolo proseguirebbe il suo recupero in direzione dei 5,08 euro, dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 24 gennaio 2022, e a seguire i 5,20 euro.
Al contario discese sotto i primi supporti di breve posti nei pressi dei 4,72 euro, che rappresentano i minimi della scorsa settimana, tornerebbero ad indebolire il titolo aprendo le porte per un ritorno in area 4,625 euro. L'eventuale rottura di quest'ultimi livelli indebolirebbe ulteriormente il quadro grafico con prossimi target sulla soglia dei 4,50 euro.