-
Google registra un calo sui ricavi da pubblicità
-
Primo colpevole il settore turistico in crisi
-
Ad avvantaggiarsene saranno Facebook e Amazon
Per la prima volta Google deve patire uno smacco da parte dei ricavi pubblicitari. Non solo, ma ad avvantaggiarsi del suo passo falso saranno i suoi avversari di sempre: Amazon e Facebook.
In poche parole, i fatti
Il Covid fa la sua vittima più illustre. Ed anche la più inaspettata: Google. Infatti con l’obbligo di restare a casa, obbligo imposto come misura di contenimento del virus, tutto il mondo si è letteralmente trasferito su Internet. Il che ha permesso all’intero settore hitech di spiccare il volo sul fronte di ricavi e vendite. La prima tra le aziende vincitrici è stata senza dubbio Amazon. Spesso infatti, la creatura di Jeff Bezos è stata uno dei pochi canali, se non l’unico, attraverso cui le persone potevano fare acquisti. Anche di prima necessità.
Calo (momentaneo) di Google
Nessuno, invece, si sarebbe aspettato quello che poi è accaduto a Google. Il padre di tutti i motori di ricerca, infatti, ha già fatto sapere che quest’anno i ricavi da advertising, ovvero quelli derivati dalla vendita di spazi pubblicitari, sarebbe stato in calo. Il primo dei colpevoli? Il settore turistico che, per ovvi motivi, ha ritirato tutti i progetti pubblicitari. Tradotto in numeri: calo del 5,3% sull’adv, con guadagni poco sotto i $39,6 miliardi in Usa invece dei $ 41,80 miliardi dello scorso anno.
Ripresa già nel 2021
Il tutto proprio mentre la stessa fonte parla di un +4,9) per Facebook. Almeno secondo le proiezioni eMarketer. Nulla di grave visto che un errore di percorso può capitare a tutti. E soprattutto in considerazione che, sempre da eMarketer, già parlano di una ripresa per il 2021 (+20%) e per il 2022 (+11,8%). Ma a fare scalpore è il fatto che questo errore è la prima volta che si presenta in casa Alphabet, dal 2008.