In una giornata ricca di dati macro, i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei. Con il focus rivolto sia al conflitto militare in Ucraina che all'inflazione, che torna a far paura in alcuni Paesi, il FTSE Mib dovrebbe ripartire dai 25.300 punti.
Nel breve le attese sono per una fase di consolidamento per l'indice di Borsa Italiana, con le quotazioni che potrebbero anche tornare in direzione dei 25.000 punti senza per questo mutare quel trend rialzista partito il 7 marzo 2022.
Tra i titoli che a Piazza Affari potrebbero mettersi in luce troviamo Saipem, con le ultime novità sul prestito ponte e che seguono i rumors su una possibile vendita delle attività di perforazione onshore.
Saipem: garanzia Sace sul prestito ponte
Per Saipem, nelle ultime ore sono arrivate ulteriori delucidazioni per quanto riguarda il prestito ponte da 1,5 miliardi di euro annunciato il 25 marzo con il nuovo piano industriale. Il denaro verrà garantito da Sace che si farà carico di garantire fino a 619 milioni di euro, mentre gli altri 2 soci, ENI e CDP, dovrebbero versare 645 milioni di euro a testa oggi.
Le ultime novità comunicate dalla società trovare il plauso sia di Moody's, che sulla società ha rating B, che di alcune importanti banche d'affari che hanno alzato i target sul titolo: è il caso di Mediobanca che porta il prezzo dagli 0,9 euro ad 1 euro e Citi che alza l'obiettivo da 1,1 euro a 1,25 euro.
Le motivazioni arrivano dalla nuova strategia del gruppo che dovrebbe rappresentare un cambio di passo rispetto al passato e allo stesso tempo rassicurare gli investitori. Andiamo ora ad analizzare il grafico del titolo.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
Per le azioni Saipem, il rimbalzo partito dai minimi di periodo nei pressi degli 0,92 euro ha al momento trovato un forte ostacolo sulle prime resistenze di breve situate in area 1,15 euro. dal punto di vista operativo sarà solo con il superamento di questi livelli che il titolo proseguirebbe il suo recupero che avrebbe un primo target sulla soglia degli 1,20 euro e a seguire 1,25 euro.
Nel caso in cui questi ultimi livelli, che rappresentano gli ex minimi di ottobre 2020, venissero messi alle spalle si materializzerebbe un "cambio di passo" per il titolo capace di proiettare le quotazioni fin verso gli 1,50 euro.
Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con discese sotto gli 1,05 euro e primi target ribassisti sulla soglia dell'euro. A quel punto, sarà importante la tenuta di questo supporto per evitare il ritorno delle quotazioni verso i minimi di periodo in area 0,92 euro.