I timori per il conflitto armato tra Russia e Ucraina non lasciano sereni i mercati azionari, che alternano alcuni momenti di risalita a violente sedute ribassiste. Nella giornata di Borsa che si è consumata ieri negli Stati Uniti, i 3 principali indici hanno chiuso tutti in territorio negativo, con l'S&P 500 scivolato del 2,12%, il Dow Jones dell'1,78% e il NASDAQ crollato addirittura del 2,88%.
Ancora una volta gli investitori sono entrati nel panico quando si è riaffacciata l'eventualità che la ritirata di Mosca potesse essere poco più di un bluff e che invece Vladmir Putin stesse pronto per pianificare l'attacco. Almeno questo è risultato dalle dichiarazioni di Joe Biden che crede poco alle rassicurazioni del Premier russo di non voler invadere il nemico.
Nelle ultime ore alcuni segnali distensivi sono giunti con l'accordo tra il Segretario di Stato USA Antony Blinken e il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov di incontrarsi la prossima settimana per cercare di dipanare la questione attraverso i canali della diplomazia. Ma nel frattempo quanto succederà nei Balcani giorno per giorno condizionerà in maniera decisa le Borse.
Russia-Ucraina: le migliori coperture per gli analisti
L'accrescere dell'incertezza e della volatilità mette gli investitori nella situazione di dover trovare soluzioni per coprirsi dal rischio geopolitico. Anthony Rayner, multi-asset manager presso Premier Miton Investors, afferma che il fondo ha avviato alcune coperture geopolitiche generali come l'oro, in parte il petrolio e alcuni titoli di Stato a breve scadenza.
A giudizio di Bhanu Baweja, Chief Strategist di UBS Investment Bank, i mercati stanno seguendo lo stesso percorso del 2014, quando la Russia ha invaso per la prima volta la Crimea e sono scattate le sanzioni durante l'estate. In quell'occasione alcune valute comunitarie erano state sotto pressione e il petrolio era leggermente aumentato, almeno all'inizio. Sul fronte azionario invece non successero grandi cose.
L'esperto precisa però che stavolta la cosa sembra più seria per le azioni, ma gli investitori vogliono cercare coperture, senza stravolgere il suo portafoglio core. Al riguardo Baweja suggerisce di puntare sui mercati valutari, dove la volatilità è ancora relativamente bassa, piuttosto che sui mercart azionari e obbligazionari, condizionati dalle decisioni della Banca Centrale.
In particolare potrebbero essere interessanti le valute dell'Europa centrale e orientale, come lo Zloty polacco e la Corona ceca. Il ricorso alle valute sarebbe ancora più opportuno se la situazione dovesse degenerare, piuttosto che rifugiarsi sui titoli difensivi o preferire azioni statunitensi a quelle europee. In ambito azionario, le scelte cadrebbero sul DAX e sulle banche europee come migliore copertura, anche in ottica di aumento tassi da parte della BCE.
Inoltre, da monitorare vi sono le azioni russe, per Baweja, perché hanno scontato molti rischi e quindi, se la situazione migliora, potrebbero salire di valore. A differenza di quelle energetiche che invece potrebbero scendere per la ragione inversa.
Luis Costa, responsabile della strategia Forex e tassi per Citi, ha dichiarato che il Rublo sarà un asset class più resiliente, con i prezzi elevati dell'energia e del gas che indicano forti eccedenze delle partite correnti in Russia. Al riguardo lo Stato circa un mese fa ha interrotto gli acquisti di dollari per sostenere la valuta domestica, il che ha fatto accrescere i flussi verso la divisa russa e continuerà a farlo.