In una giornata che sarà ricca di dati macro, si prospetta un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, il cui focus continuerà ad essere rivolto al conflitto presente in Ucraina.
In questo contesto il FTSE Mib riparte dai 25.416 punti, confermando il trend ribassista innescatosi ad inizio anno. Nel breve resta importante la tenuta dei 25.000 punti, per evitare un ritorno sui minimi della scorsa ottava nei pressi dei 24.500 punti. Al contrario, primi segnali di positività giungerebbero con il superamento dei 26.000 punti con primi target sui 26.350 punti e a seguire 26.500-26.550 punti.
Poste Italiane: 700 milioni di euro per l'acquisto di LIS Holding
Tra i titoli che andremo a monitorare oggi troviamo Poste Italiane che, attraverso PostePay, ha acquistato per 700 milioni di euro LIS Holding (ex Lottomatica Italia Servizi) società attiva nel mercato italiano dei pagamenti di prossimità attraverso una rete di circa 54.000 punti di vendita convenzionati e offre servizi, tra i quali il pagamento dei bollettini, carte di pagamento prepagate, ricariche di telefonia e vouchers ed altre soluzioni per esercenti ed imprese.
Nel 2021, LIS ha visto un fatturato lordo di quasi 230 milioni di euro ed un EBITDA di 40 milioni di euro. Grazie a questa acquisizione Poste Italiane prosegue il suo percorso di crescita accelerando la transizione verso gli strumenti di pagamento elettronici.
Tutto questo consentirà alla società di aumentare la rete di POS che passano da 13.000 a 67.000 e di concentrare la propria rete sulla vendita di prodotti a più alto valore aggiunto, utilizzando principalmente la rete LIS per i pagamenti di prossimità e rafforzando la propria strategia omnichannel. Dal punto di vista dell'analisi tecnica cosa ci dice il grafico del titolo?
Azioni Poste Italiane: analisi tecnica e strategie operative
La fase correttiva che ha carattetizzato febbraio e che ha riportato le azioni Poste Italiane dai 12 euro ai 10 euro ha senza dubbio indebolito la struttura grafica di fondo. Nel breve periodo sarà di fondamentale importanza la tenuta dei 10 euro, per evitare la continuazione del trend discendente che avrebbe un prossimo target posizionato sui 9,50 e a seguire 9,30 euro.
L'eventuale rottura di questi livelli aprirebbe la strada per un possibile ritorno verso i minimi del 2021 in area 8,10 euro. Al contrario,un primo segnale di ritrovato ottimismo arriverebbe con il recupero dei 10,50 euro sopra i quali i prezzi potrebbero innescare un importante recupero che avrebbe un primo target sugli 11 euro e, a seguire, gli 11,30 euro. Il superamento di quest'ultimo livello tornerebbe a rafforzare il quadro grafico, mettendo di conseguenza in un angolo la correzione di febbraio.