Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha annunciato l'accordo con Covea per la vendita di PartnerRe. Il valore dell'operazione è di 9 miliardi di dollari. I guadagni netti della holding ammontano a circa 3 miliardi di dollari. La società di investimenti industriale aveva effettuato l'operazione di acquisizione nel 2016 per un valore di circa 6.7 miliardi di dollari e al netto dei dividendi incassati pari a circa 660 milioni di dollari.
John Elkann commenta " PartnerRe durante gli ultimi 4 anni è cresciuta molto. Ha solidificato il proprio business e adesso è più completa. Si presenta ora un'ottima opportunità per crescere ancora con Covea". PartnerRe, dal 2016, vede i suoi ricavi operativi crescere e nel 2019 torna ad essere positivo e addirittura con un dato tre volte maggiore rispetto alla data di acquisizione, dopo che nel 2018 chiuse il bilancio in negativo.
Exor: livelli operativi in attesa dei prossimi dividendi di Fca
Anche le azioni Exor, dal momento dell'acquisizione, hanno mostrato un trend sempre più crescente e solido. Come si può vedere dal grafico settimanale, da metà del 2015 il titolo subisce un forte crollo verso quota 23.45€, minimo assoluto del 2016 e area in cui l'oscillatore RSI segna un ipervenduto storico in area 21.44. A inizio febbraio 2016, ovvero quando i rumors su una possibile acquisizione di PartnerRe iniziavano a riscaldare Piazza Affari, vediamo come il prezzo ha iniziato ha formare un solido bullish trend fino alla rottura dei suoi precedennti massimi a quota 47.28€ in data 24 marzo 2017 andando a rompere la barriera con una decisa candela rialzista. La resistenza violata andrà a segnare un importante supporto storico per il prezzo futuro da cui possiamo notare che in due occasioni, 3 luglio 2017 e 31 dicembre 2018, il prezzo torna su nuovi massimi in modo deciso rispettivamente fino a 66.6€ e (data recente) 10 febbraio.
Quindi, il grafico settimanale presenta chiaramente un trend rialzista. In realtà dal 7 maggio 2018 sembra che il prezzo stia andando in compressione e si stia man mano formando un cono rialzista. Se andassimo a collegare gli ultimi 2 massimi, possiamo notare una resistenza importante cosi come un supporto dal 31 dicembre 2018 a quota 45.37€ al 7 ottobre 2019 in area 57.86€.
Al momento il prezzo ha testato questo supporto, rotto temporaneamente e poi tornato oltre il supporto. Questo potrebbe essere un segnale rialzista considerando anche che, probabilmente gli investitori sanno che Exor si sta preparando ad incassare il dividendo che Fca erogherà contestualmetne alla fusione con Psa.
Se il prezzo dovesse restare questo supporto, potremmo assistere a una spinta rialzista fin all'ultima resistenza, In caso il prezzo di chiusura dovesse terminare oltre la shadow di oggi, in zona 61.48, si potrebbe valutare unoa posizione short con un target price al raggiungimento del supporto di lungo priodo tracciato dagli ultimi due minimi relativi in data 8 febbraio 2016 e 31 dicembre 2018