Il rendiconto finanziario di Panasonic per l'anno fiscale che si è concluso a marzo evidenziava una cifra monstre alla voce "proventi da vendita e rimborso investimenti". Erano ben 429,9 miliardi di yen, mentre solo un anno prima la stessa voce di bilancio mostrava un introito di 49,13 miliardi di yen. Oggi si è scoperto da cosa derivava gran parte di quel profitto: l'azienda giapponese ha venduto 1,4 milioni di azioni Tesla lo scorso anno, corrispondenti all'intera partecipazione detenuta nella società di auto elettriche.
L'operazione ha fruttato un incasso di 400 miliardi di yen, ovvero 3,6 miliardi di dollari. Panasonic infatti aveva acquistato nel 2010 il titolo a 21,15 dollari spendendo 2,4 miliardi di yen, cioè 21,65 milioni di dollari. Se si conta che oggi le quotazioni di Tesla sono arrivate a 679,82 dollari si ha l'idea dell'enorme profitto conseguito.
Panasonic: ecco perché è uscita dal capitale di Tesla
Panasonic attualmente ha una partnership con Tesla grazie alla quale fornisce batterie per i veicoli elettrici prodotti da Palo Alto. Tuttavia, il produttore giapponese ha precisato in un comunicato che questa operazione non influenzerà minimamente tale relazione e anzi, Tesla era stata preventivamente informata della transazione. In passato comunque ci sono stati diverbi tra le due società nei quali a volte Elon Musk ha cercato di pungolare l'azienda con sede a Kadoma per stimolarla ad aumentare la produttività di batterie.
I proventi ottenuti dalla vendita saranno utilizzati per investire in Blue Yonder, uno sviluppatore americano di intelligenza artificiale, sostenendo una spesa di 7,1 miliardi di dollari. L'obiettivo dell'azienda nipponica quando acquistò le azioni della compagnia guidata da Elon Musk era quello di ottenere denaro con l'eventuale crescita di valore che le permettesse poi di puntare su nuove aree di crescita.
Rendendo l'azienda più efficiente Panasonic ha la possibilità di generare liquidità da impiegare in operazioni di finanza straordinaria come fusioni e acquisizioni. L'acquisizione di Blue Yonder è un passo importante. In effetti, grazie al software dell'azienda dell'Arizona, il colosso del Sol Levante è in grado di analizzare le operazioni sul suo sito per individuare alcune inefficienze operative e correggerle. Un esempio è il caso in cui tra un'attività e l'altra il personale rimane inattivo: coprire quegli spazi è essenziale per migliorare la produttività aziendale.
Panasonic vende Tesla: la reazione dei due titoli in Borsa
La reazione nella Borsa di Tokyo delle azioni Panasonic è stata brillante, con il titolo che ha chiuso l'ultima seduta della settimana con un +4,93%. Dall'inizio dell'anno le quotazioni sono in rialzo di circa il 9%. Riguardo Tesla, la crescita ieri a Wall Street è stata del 3,5%, ma durante le contrattazioni le azioni erano arrivate a guadagnare il 6,3%.
Nelle ultime sedute, la società guidata da Elon Musk sembra aver ripreso forza dopo un periodo di debolezza. Gli investitori infatti hanno cominciato a penalizzare il produttore di auto elettriche a causa delle crescenti minacce concorrenziali delle major automobilistiche tradizionali, nonché dei segnali inquietanti di un rallentamento delle vendite in Cina, oltre alla questione della carenza dei semiconduttori.
Tali preoccupazioni sono venute meno allorché l'inquilino alla Casa Bianca, Joe Biden, ha raggiunto l'accordo con il Congresso per un piano infrastrutturale di 560 miliardi di dollari da destinare allo sviluppo dell'ecosistema delle auto elettriche. Riguardo nello specifico lo sprint di ieri del titolo Tesla, ha inciso un tweet di Elon Musk nel quale il 49enne sudafricano ha promesso un canale privilegiato agli azionisti di Tesla in relazione a una possibile IPO dell'unità Starling di SpaceX.