L'ultima seduta della settimana è all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che, grazie all'ottima performance del settore bancario, si avviano a chiudere in generale rialzo.
In questo contesto il nostro FTSE Mib, dopo essersi spinto fin verso i 24.850 punti, si avvia a chiudere sopra i 24.700 punti. Nel breve sarà importante la tenuta dei 24.500 punti per evitare il ritorno della debolezza che a quel punto spingerebbe i corsi verso i 24.250 punti e, successivamente, 24.000 punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari sottoperformano il mercato troviamo Maire Tecnimont, nel giorno in cui i soci approvano il bilancio del 2021. Andiamo a vederli nello specifico
Azioni Maire Tecnimont: via libera a dividendo e buyback
Per Maire Tecnimont il 2021 si è chiuso con un utile di 73,7 milioni di euro, che si confrontano con i 57,8 milioni di euro registrati nel 2020. L'assemblea, che ha anche confermato un dividendo complessivo di 60,1 milioni di euro, ha autorizzato il CdA all'acquisto di azioni proprie fino al 3,04% del capitale.
Per quanto riguarda l'outlook del 2022, i rischi sono tutti connessi alla presenza della società in Russia che rappresenta il 15% del portafoglio ordini. In questo contesto con un settore raffinazione sotto regime sanzionatorio, buone notizie arrivano dalla domanda di fertilizzanti che risulta in aumento e che potrebbero portare nelle prossime settimane alla firma di alcuni contratti. Andiamo ora a vedere come è impostato graficamente il titolo nel breve periodo.
Azioni Maire Tecnimont: analisi tecnica e strategie operative
Dopo aver perso oltre il 30% del suo valore rispetto ai massimi toccati ad inizio anno, per le azioni Maire Tecnimont il rimbalzo che si è innescato a marzo si è scontrato con le resistenze situate in area 3,30 euro. La nuova fase correttiva partita da questi ultimi livelli potrebbe riportare i prezzi verso i 2,92 euro, che rappresentano i minimi di questa ottava.
Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere rotti al ribasso, si avrebbe un rafforzamento del trend discendente e a quel punto non sarebbe una sorpresa vedere il titolo sul bottom di marzo in area 2,45-2,50 euro.
Al contrario, al rialzo sarà solo con il superamento dei 3,30 euro che si avrebbe un segnale di forza con primi target sui 3,40 euro e a seguire 3,50 euro. L'eventuale violazione di queste resistenze andrebbe a mettere in un angolo la fase correttiva partita ad inizio anno, aprendo la strada per target ambiziosi fin verso i 3,75-3,80 euro.