Da pochi giorni è uscito il libro intitolato “L’unica regola è che non ci sono regole” scritto dall'Amministratore Delegato di Netflix, Reed Hastings. Nel testo viene spiegato nel dettaglio il modello di business dell’azienda statunitense che ha rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento.
Ho appena finito di leggere il testo e in questo articolo vedremo quali sono i segreti che hanno trasformato Netflix da una compagnia che affittava DVD per posta ad un colosso dello streaming online con oltre duecento milioni di abbonati in tutto il mondo. Il titolo del libro questo è il mantra che caratterizza l’organizzazione di Netflix.
L'elaborato parte spiegando che il modello lavorativo delle otto ore, adottato dalla gran parte delle compagnie di tutto il mondo, è obsoleto perché si è passati ad un'epoca in cui le macchine svolgono alcuni compiti che una volta erano affidati ai lavoratori.
Netflix: la cultura delle vacanze e delle spese
I dipendenti di Netflix non hanno vacanze. Aspettate, non che i dipendenti non possano andare in vacanza, è proprio il contrario! Possono andare in ferie quanto gli pare, senza particolari vincoli. Spesso capita che un collaboratore lavori la sera o risponda alle mail nel weekend. Visto che nessuno vigila su quante ore in più del normale si lavora, perché controllare quante vacanze fa?
In Netflix non ci sono politiche relative alle spese aziendali. L’azienda si fonda sul principio “act in Netflix interest” ovvero: se lo stai facendo negli interessi di Netflix, allora puoi spendere quanto ti pare. Un altro punto saliente dell’organizzazione della società è che qualsiasi collaboratore può (anzi, deve) dire sempre la sua opinione, anche qualora vada contro quella di un superiore.
È tra i principali compiti dei diversi manager e team leader stimolare questa cultura, insegnando ai collaboratori a comunicare i loro pareri, senza urtare la sensibilità degli altri. Quella della critica costruttiva è una pratica che si riassume in una vera e propria lezione per i manager: il compito di un manager è ispirare, non guidare. Secondo Hastings se questo approccio viene utilizzato bene si rivela un aiuto a creare un ambiente creativo, che automaticamente diventa una fucina di nuove idee e progetti.
Netflix: i collaboratori devono sapere tutto
Un atro punto essenziale nella cultura Netflix è che non devono esserci segreti. Tutti i dati aziendali, dal numero di iscritti in real time ai progetti futuri, sono disponibili ad ognuno dei quasi novemila dipendenti. Questa cosa farebbe rabbrividire gran parte delle multinazionali del mondo, che vedrebbero compromesso il loro vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Anche le riunioni non vengono mai fatte a porte chiuse. Secondo Hastings, se lavori per Netflix devi sapere tutto dell'azienda, solo questo può permetterti di prendere le decisioni migliori, sempre in linea con la regola: Fai tutto quello che vuoi, ma che sia nell’interesse della società.
Netflix: gli stipendi sono sempre più alti rispetto ai concorrenti
Tutti i punti menzionati prima hanno fatto in modo che in Netflix lavorino alcune tra le vere e proprie rock star della Silicon Valley. I migliori creativi, informatici e project manager non sono però solo interessati ai valori aziendali: sono anche interessati ai soldi! Questo è il motivo per cui Netflix ha una politica molto chiara sugli stipendi: chi lavora nell'azienda deve guadagnare più che da qualsiasi altro concorrente. La compagnia incoraggia i suoi collaboratori a fare colloqui con i concorrenti e a riportare le offerte ricevute da questi ultimi. Se dovessero venire offerte cifre più alte per la stessa mansione, non ci sarebbero problemi ad adeguare lo stipendio.
Azioni Netflix: sono da comprare?
Come ogni grande azienda di successo, anche Netflix ha successo perché gli azionisti e i collaboratori si immedesimano nel messaggio, nello scopo e negli obiettivi dell’azienda. Oggi in Borsa Netflix vale oltre duecento miliardi di dollari: sono convinto che non passeranno tanti anni prima di vedere questa azienda raggiungere il bilione di capitalizzazione, come è successo per Amazon ed Apple.
La visione del suo Ceo Reed Hastings e la cultura aziendale che ha costruito mi hanno convinto a diventarne azionista. Dopo aver letto il libro "L'unica regola è che non ci sono regole" ho deciso di inserire nella mia lista di azioni preferite anche Netflix e comprerò il titolo ogniqualvolta rispetterà i criteri che ho spiegato nel mio corso Opportunity 2020: Speciale Azioni.
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