Interpump acquista 70% di I.Mec: azione pronta al break dei 50 euro? | Investire.biz

Interpump acquista 70% di I.Mec: azione pronta al break dei 50 euro?

21 apr 2023 - 18:07

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Gli acquisti che stanno contrassegnando la seduta odierna spingono il titolo Interpump verso le prime resistenze di breve. Quali i prossimi target al rialzo?

Dopo una prima parte di seduta vissuta all'insegna della cautela, tornano ad apprezzarsi i listini azionari del Vecchio Continente che hanno terminato l'ultima seduta dell'ottava in generale rialzo. Ad impattare sulle quotazioni il dato arrivato nel pomeriggio dalla manifattura statunitense, che nel mese di aprile torna sopra la soglia dei 50 punti base, battendo in questo modo le attese degli analisti. In questo contesto il Ftse Mib cerca di confermarsi oltre i 27.700 punti, sopra i quali sono possibili nuovi allunghi verso la soglia dei 28.000 punti e a seguire i massimi degli ultimi 13 anni situati nei pressi dei 28.200 punti. Al contrario come al solito i primi supporti da monitorare sono posti sui 27.500 punti, con primi obiettivi ribassisti in area 27.350 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari si stanno mettendo in luce troviamo Interpump, che in mattinata ha comunicato una nuova acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.

 

 

Interpump: acquista 70% di I.Mec

Poco prima dell'apertura delle contrattazioni, Interpump ha comuncato di aver acquisito il 70% del capitale della Società I.Mec. Con 24 anni di esperienza e con sede a Reggio Emilia, l'azienda è specializzata nella realizzazione di vagli meccanici, ovvero di dispositivi che servono per la selezione granulometrica della materia attraverso meccanismi di vibrazione. Principalmente questi sono utilizzati in particolar modo nelle industrie della ceramica, in quelle del riciclaggio, nella depurazione, nel settore alimentare e della cosmetica.

La società ha chiuso l'anno appena passato con un fatturato vicino ai 17 milioni di euro ed un Ebitda margin che si è attestato al 23%. Il valore dell'operazione è stato fissato sui 14 milioni di euro e sono stati definiti anche alcuni meccanismi di opzioni put and call attraverso i quali, a partire dall'aprile del 2026, le controparti potranno acquistare e vendere la rimanente parte del 30%. Grazie a quest'ultima operazione, Interpump prosegue suo il percorso di diversificazione entrando non solo nel settore alimentare ma anche in quello farmaceutico e della cosmetica. Ricordiamo infine che l'acquisizione odierna segue quella di due mesi fa che ha visto l'azienda andare ad acquisire l'85% di Indoshell Automotive System India, specializzata nella fusione di metalli ferrosi. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime sedute.

 

 

Azioni interpump: analisi tecnica e strategie operative

L'ultima seduta della settimana vede il ritorno degli acquisti sul titolo Interpump, con le quotazioni che si sono avvicinati alla soglia psicologica dei 50 euro. Unico neo della seduta odierna sono i volumi che, con nemmeno 80.000 pezzi si sono mantenuti ampiamente sotto la media giornaliera mensile che viaggia sui 180.000 pezzi. Nel breve termine fondamentale sarà quindi il superamentodei 50 euro, sopra i quali sono possibili nuovi ed ulteriori allunghi in direzione dei 51,20-51,30 euro, dove transita l'importante indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui queste resistenze dovessere essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le chance per i corsi di andare a mettere sotto pressione i massimi del 2023 situati sui 53,30 euro, oltre i quali si avrebbe un miglioramento della struttura grafica. Nel caso si realizzasse questa view tornerebbe ad attivarsi quel trend ascendente partito alla fine del settembre scorso, quando i prezzi viaggiavano sui 32-32,50 euro, con ulteriori apprezzamenti in direzione dei top del febbraio 2022 posti sulla soglia dei 56 euro.

Al contrario una discesa del titolo sotto i minimi del 6 aprile scorso in area 46,60 euro, spingerebbe velocemente l'azione verso gli ex massimi del novembre 2022 posti sui 45,50 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale violazione ribassista di questi sostegni andrebbe ad indebolire il quadro grafico con possibili discese in direzione dei 43,20 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i minimi del dicembre scorso situati sui 41,50-41,60 euro.

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