È un fine settimana contrastato e volatile sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere l'ultima seduta dell'ottava in ordine sparso e con il focus che inizia ad essere rivolto alle decisioni che la prossima settimana verranno prese da Federal Reserve e Bce in tema di tassi di interesse. In questo contesto Wall Street apre la seduta all'insegna degli acquisti, proseguendo in tal modo quel recupero innescatosi nella seduta di ieri grazie alle buone trimestrali comunicati da Amazon ed Intel.
Nello specifico l'S&P 500 vede le quotazioni scambiare oltre i 4.150 punti, livelli che se lasciati alle spalle potrebbero spingere prima i prezzi verso i 4.170 punti e successivamente sui massimi del 2023 in area 4.195 punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con il ritorno delle quotazioni sotto l'area dei 4.100 punti. Tra i titoli che oltreoceano si stanno mettendo in evidenza troviamo Exxon Mobil, che sfrutta i buoni dati riguardanti il primo trimestre del 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Exxon Mobil: i dati finanziari del primo trimestre
Prima dell'apertura di Wall Street Exxon Mobil ha comunicato i dati del primi tre mesi dell'anno in corso che, grazie all'aumento della produzione di petrolio e gas, hanno visto segnare un utile record. Infatti, nonostante i prezzi dell'energia ed i margini di raffinazione si stiano raffreddando, la compagnia petrolifera ha visto l'utile attestarsi a 11,43 miliardi di dollari, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo di 12 mesi fa. In questo contesto gli utili rettificati del colosso petrolifero sono saliti a 2,83 dollari per azione rispetto ai 2,07 dollari del 2022, risultando oltre le attese degli analisti che erano poste a 2,6 dollari per azione. Per quanto riguarda il fatturato, questo passa dai 90,5 milioni di dollari agli attuali 86,6 milioni, risultando anche in questo caso oltre le attese degli analisti che erano situati a 90,1 milioni.
Nel periodo in corso la produzione di petrolio è aumentata di quasi 300.000 barili al giorno, grazie all'incremento di oltre il 40% nella produzione del Bacino Permiano in Texas e della Guyana dove è stata avviata una seconda piattaforma di produzione. L'aumento della produzione è riuscita a mettere in un angolo il calo di quasi il 16% dei prezzi del petrolio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra i vari segmenti da sottolineare è l'ottima performance di quello legato all' Upstream, che ha visto i guadagni passare dai 4,49 miliardi del periodo gennaio-marzo 2022 agli attuali 6,46 miliardi di dollari. Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l'azione dopo queste notizie.
Azioni Exxon Mobil: analisi tecnica e strategie operative
Fine settimana all'insegna degli acquisti per il titolo Exxon Mobil, le cui quotazioni si stanno spingendo in direzione dei massimi di sempre situati sotto la soglia dei 120 dollari. Grazie a tutti gli indicatori di forza rivolti al rialzo le attese sono ora per un superamento di queste aree resistenziali, sopra i quali si andrebbe non solo a rafforzare il trend primario ma si aprirebbero le porte per ulteriori apprezzamenti. In questo caso i prossimi target sono situati sui 125 dollari e succesivamente la soglia dei 130 dollari. In questo quadro di risk-on presente sul titolo, eventuali prese di beneficio che dovessero riportare le quotazioni in direzione dei 110 dollari, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto il 3 aprile, e a seguire la soglia psicologica dei 100 dollari, verrebbero viste come delle potenziali nuovi occasioni di acquisto per chi non avesse il titolo in portafoglio.
Al contrario solo con la discesa sotto i 100 dollari che il l'azione andrebbe incontro ad una fase correttiva più profonda, che avrebbe un primo obiettivo ribassista sui 95 dollari e a seguire l'area dei 90 dollari. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere rotti al ribasso, si avrebbe una prosecuzione delle vendite in direzione degli 83,50 dollari, minimi dello scorso settembre, e successivamente i minimi degli ultimi 12 mesi situati sulla soglia degli 80 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale violazione di quest'ultimi livelli andrebbe a peggiorare il quadro grafico, con possibile estensione di discese fin verso i 74,50 dollari.
Vuoi seguire ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quell americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.