Il rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE di uno 0,75% nell'Eurozona, dopo un iniziale ribasso viene accolto positivamente dai mercati azionari europei, che si avviano a chiudere la giornata in territorio positivo. In questo clima, il FTSE Mib cerca di confermarsi oltre i 21.500 punti, sopra i quali sono possibili allunghi verso i 21.700-21.750 punti e a seguire la soglia dei 22.000 punti. Al ribasso sono invece da monitorare i minimi delle ultime settimane sui 21.200 punti, per evitare un test sulla soglia dei 21.000 punti. Tra i titolo da monitorare a Milano troviamo ENI, che potrebbe rinviare l' IPO di Plenitude al prossimo anno: andiamo a capirne i motivi.
ENI: quotazione Plenitude rinviata nel 2023?
La debolezza che sta contrassegnando i mercati azionari potrebbe ancora impattare sull'IPO di Plenitude, il ramo d'azienda di ENI specializzato nelle energie rinnovabili che doveva già quotarsi a luglio. Secondo gli ultimi rumors sembrerebbe infatti che gli istituti finanziari che fanno parte del consorzio potrebbero spingere il Cane a sei zampe a spostare ulteriormente la quotazione della controllata, per evitare che la crisi sul mercato del gas e le prossime elezioni politiche possano allontanare gli investitori istituzionali.
L'obiettivo a questo punto potrebbe essere quello di trovare una finestra temporale il prossimo anno, quando alcuni elementi negativi potrebbero aver abbandonato i mercati finanziari. Ricordiamo che Plenitude conta un portafoglio di attività eoliche e fotovoltaiche con capacità installata pari a 1,4 gigawatt e una pipeline di progetti green superiore ai 10 GW. Inoltre la società dispone di un pacchetto di quasi 10 milioni di clienti retail per il gas e l'energia elettrica distribuiti in sei Paesi europei.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa attendersi nel breve e medio periodo sull'azione. La debolezza del titolo riscontrata nelle ultime giornate ha riportato i prezzi sotto la trendline rialzista che partiva dai minimi di luglio 2022 e che transitava in area 11,70-11,80 euro. Nel breve termine, il mancato recupero di questi livelli dovrebbe far proseguire la correzione in atto in direzione degli 11,50 dove transita la media mobile a 50 sedute. Nel caso in cui anche queste aree supportive dovessero essere rotte al ribasso, si aprirebbero le porte per ulteriori vendite in direzione degli 11,30 euro e successivamente la soglia degli 11 euro.
Al contrario, il ritorno oltre le prime resistenze di breve poste sui 12,30 euro riporterebbe fiducia sul titolo con possibili allunghi in direzione degli ostacoli a 12,50 euro. Il breakout di questi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica dell'azione, aprendo la strada a nuovi allunghi verso i 12,70 euro per poi passare ai 13 euro. Solo dinanzi ad una conferma oltre questi ultimi livelli che il titolo proseguirebbe il suo recupero in direzione dei 13,50 euro.
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