Con il focus che rimane sempre rivolto al conflitto militare in Ucraina, i futures del Vecchio Continente, che si muovono nei pressi della parità, anticipano un inizio di seduta all'insegna delle cautela. Dopo la debolezza di ieri, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 24.150 punti.
Nel breve rimane sempre importante la tenuta dei 24.000 punti per evitare una nuova fase correttiva che potrebbe spingere i prezzi in direzione dei 23.750-23.700 punti e a seguire 23.500 punti. Al rialzo segnali di prosecuzione del rimbalzo si avrebbero con il superamento dei massimi settimanali, situati in area 24.500 punti con possibili allunghi in direzione dei 24.700 punti. Tra i titoli che andremo a monitorare nella seduta odierna troviamo Enel, che ha comunicato i dati riguardanti il 2021.
Enel: i risultati finanziari del 2021
Enel chiude l'anno appena passato con un utile netto che sfiora i 3,2 miliardi di euro (+22,2% a/a), e un risultato netto ordinario di quasi 5,6 miliardi di euro (+7,6%), grazie all’andamento positivo della gestione operativa.
I ricavi sono saliti dai 59 miliardi di euro del 2020 ad 88 miliardi di euro del 2021, grazie sia alle maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute che alla cessione di Open Fiber, la quale ha contribuito per quasi 2,4 miliardi di euro. Confermato come nel preconsuntivo l'Ebitda a 19,2 miliardi di euro (+6,6%).
L'unica nota stonata arriva dall'Ebit, che scende dagli 8,4 miliardi di euro a circa 7,7 miliardi di euro (-9,2% a/a) per effetto di maggiori ammortamenti e adeguamenti di valore. Gli investimenti del periodo, in particolar modo dovuti all’acquisizione di un’ulteriore quota di partecipazione in Enel Américas hanno portato a un aumento del debito che si porta a 51,9 miliardi di euro (+14,4%).
Per quanto riguarda gli investimenti, questi sono cresciuti a circa 13 miliardi di euro (+27,5%), concentrati soprattutto in Infrastrutture e Reti, Enel Green Power, Mercati finali ed Enel X. La nuova capacità rinnovabile costruita nell'anno appena passato, che supera 5,1 Gw, includendo per la prima volta 220 Mw di batterie, e la riduzione di 2 Gw della capacità a carbone, hanno permesso di avanzare nel processo di decarbonizzazione. La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 60% della generazione totale del gruppo, mentre il target a lungo termine rimane il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040 (anticipato di 10 anni), sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette.
Enel proporrà all'assemblea un dividendo complessivo di 0,38 euro per azione, di cui 0,19 euro già versati come acconto nel mese di gennaio.
Per il 2022, nonostante le tensioni geopolitiche presenti, il gruppo conferma tutti gli obiettivi: Ebitda ordinario tra 19 e 19,6 miliardi di euro, utile netto ordinario tra 5,6 e 5,8 miliardi di euro e un dividendo di 0,40 euro per azione.
Azioni Enel: analisi grafica e strategie operative
Per le azioni Enel, il trend ribassista partito all'inizio del 2021 da 9 euro non accenna a fermarsi, con i prezzi che nelle ultime settimane hanno toccato i nuovi minimi di periodo situati nei pressi dei 5,25-5,30 euro.
Da questi livelli è iniziato un rimbalzo, che tuttavia si è esaurito nell'arco di poche giornate. Nel breve quindi le attese sono per una prosecuzione di questo movimento discendente che dovrebbe riportare il titolo in direzione dei livelli sopra segnalati, sotto i quali si potrebbero andare a rivedere i minimi del marzo 2020 in area 5,15 euro.
Al contrario, il superamento delle prime resistenze di breve situate sulla soglia dei 6 euro dovrebbe innescare un recupero dei corsi che avrebbe un primo target sui 6,25 euro e a seguire 6,65 euro. Nel caso dovesse realizzarsi questo movimento, verrebbe sempre letto come un normale rimbalzo tecnico all'interno di un trend primario discendente.
Per avere invece un segnale di forza, che inizierebbe a mettere in discussione la tendenza ribassista, si dovrebbe attendere il superamento dei 7,30-7,35 euro, oltre i quali dovremmo assistere ad ulteriori allunghi verso la soglia degli 8 euro.