Per la prima seduta del nuovo anno nella nostra personale watchlist entra il titolo Digital Bros, società operante nel settore dell'intrattenimento digitale quotata a Piazza Affari.
Osservando il grafico giornaliero balza subito agli occhi la forte discesa partita dai massimi assoluti toccati l'11 novembre scorso a 47,32 euro poco prima della diffusione dei dati riguardanti il 1° trimestre 2021-2022 (la società chiude il bilancio al 30 Giugno) comunicati il giorno seguente.
In quella occasione la società ha comunicato che il periodo si era chiuso con ricavi lordi consolidati pari a 25 milioni di euro, in diminuzione del 35,8% rispetto ai 38,9 milioni di euro registrati al 30 settembre 2020. Inoltre il margine operativo lordo era stato pari a 7,8 milioni di euro, in flessione rispetto ai 18,4 milioni di euro del primo trimestre 2020-2021.
Infine l'utile netto si è attestato a 4 milioni di euro, in flessione rispetto ai 7,9 milioni di euro del 30 settembre 2020. L'utile per azione pari a 0,29 euro si confrontava con gli 0,55 euro dell'anno precedente. Vediamo ora l'analisi operativa su titolo.
Azioni Digital Bros: l'analisi tecnica e le strategie operative
I dati comunicati dalla società sicuramente sono stati il motivo che hanno spinto gli investitori a prendere beneficio dopo che il rally partito nel mese di agosto aveva portato a raddoppiare il valore del titolo a Piazza Affari, fino ad area 47 euro per azione.
La discesa partita nella seconda parte del mese di novembre è durata quasi un mese ed ha spinto le quotazioni non solo sotto gli ex massimi di giugno posti sulla soglia dei 29 euro ma a toccare un minimo in area 27,50 euro, in prossimità dei massimi registrati ad aprile 2021.
Da questi livelli, in scia al forte ipervenduto presente, abbiamo assistito ad un rimbalzo del titolo che si è riportato oltre i 29 euro. Dal punto di vista grafico sarà importante una conferma di questi livelli sopra i quali Digital Bros dovrebbe proseguire il suo recupero con primissimi target sui 32,50 euro e successivamente a 36 euro.
Al contrario rinnovati segnali di debolezza arriverebbero con discese sotto i 27,50 euro. In questo caso gli obiettivi di profitto per operazioni di matrice ribassista potrebbero essere collocati in prossimità dei 25 euro per azione.