In una giornata scarna di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno negativo anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui principali mercati azionari europei, proseguendo quel trend ribassista che sta condizionando le ultime settimane. In questo contesto il nostro FTSE Mib, con il focus sempre rivolto alle prossime mosse della Banche Centrali, dovrebbe aprire la seduta sotto i 23.300 punti, che rappresentano i minimi delle ultime ottave e sotto i quali si potrebbe avere un test sulla soglia dei 23.000 punti. Tra i titoli che a Milano potrebbero registrare variazioni importanti troviamo DiaSorin, dopo i dati del 1° trimestre 2022: andiamo a leggerli nello specifico.
DiaSorin: i risultati finanziari del 1° trimestre 2022
DiaSorin ha chiuso i primi tre mesi del 2022 con ricavi in salita del 34%, a 358 milioni milioni di euro. Nello specifico i ricavi di immunodiagnostica ex-COVID sono cresciuti del 10,1% (+6,6% a tassi di cambio costanti) mentre i ricavi di diagnostica molecolare ex-COVID hanno registrato una crescita del 137,6%, grazie all’inclusione di Luminex all’interno del perimetro di consolidamento.
L'Ebitda si porta a 150 milioni di euro (+15,5), con un'incidenza sui ricavi del 41,9%, mentre l'Ebit sale del 9,7% portandosi a 126 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi del 35,3%. Infine l'utile netto passa dagli 85,2 milioni di euro registrati nello stesso periodo dello scorso anno agli attuali 96 milioni di euro.
Grazie ad un miglior andamento delle vendite dei test COVID, dovuto alla variante Omicron, la società rivede al rialzo le linee guide del 2022. Nello specifico i ricavi saranno compresi tra -2% e +1% rispetto a quanto registrato nell’esercizio 2021 mentre l'Ebitda margin sarà compreso tra il 35% ed il 37%. Andiamo ora a vedere l'importazione grafica del titolo.
Azioni DiaSorin: analisi tecnica e strategie operative
Sulle azioni DiaSorin è presente una tendenza di breve e medio periodo impostata al ribasso, con le quotazioni che hanno concluso la scorsa settimana nei pressi dei minimi di marzo 2022 in area 114,50 euro. Nel breve termine sarà importante la tenuta di questi livelli per evitare una prosecuzione del trend primario che potrebbe spingere i prezzi verso il minimo del 2020 in area 95 euro.
Al contrario, primi segnali di positività si avrebbero con la rottura delle prime resistenze situate sui 126 euro, oltre i quali si avrebbe un primo target sui 138 euro e successivamente verso i massimi di aprile 2022 situati sui 150 euro. Solo dinanzi ad un'eventuale violazione di queste ultime resistenze il titolo vedrebbe un miglioramento della sua struttura grafica con possibile estensione dei guadagni fin verso i 168 euro.
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