Dopo una partenza positiva, tornano ad indebolirsi i principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in scia alle vendite sull'intero settore bancario, si avviano a chiudere la settimana in territorio negativo. In questo contesto torna nuovamente sotto pressione il titolo Credit Suisse, con i prezzi che sulla borsa di Zurigo sono in deciso territorio negativo. Andiamo a vedere le ultime notizie sulla banca elvetica.
Credit Suisse: non si arrestano i deflussi dalla banca elvetica
All'indomani dell'ancora di salvezza lanciata dalla Banca nazionale svizzera che, con un prestito di 50 miliardi di franchi ha evitato un'escalation della crisi del Credit Suisse, tornano le turbolenze sul titolo, con i prezzi che guardano i minimi di sempre. Ricordiamo che ad innescare un vero e proprio sell-off durante questa settimana sono state le dichiarazioni arrivate dal primo socio dell'istituto bancario elevetico, la Saudi National Bank, non più disponibile a fornire ulteriore liquidità a causa di alcuni requisiti normativi. Tutto ciò aveva spinto i rendimenti dei bond a rendere quasi il 40%, con i CDS a sfiorare i 1000 punti base.
Nonostante le misure adottate, il cui obiettivo primario è stato senza dubbio quello di contenere il contagio all'intero settore bancario, la situazione rimane sempre incerta in quanto molti analisti rimangono convinti che la liquidità offerta dalla BNS possa essere insufficiente. In questo contesto ad innervosire ulteriormente il sentiment degli investitori è una possibile class action che alcuni azionisti potrebbero intentare negli Stati Uniti, con l'accusa che la banca svizzera abbia nascosto i problemi finanziari.
In questo quadro generale non sorprende sapere che prosegue il deflusso della liquidità dall'istituto finanziario, che tra il 13 e 15 marzo ha superato i 450 milioni di dollari. Segnaliamo che nell'ultimo anno questi hanno superato i 120 miliardi di franchi, di cui "solo" 110 nel periodo ottobre-dicembre 2022. Per quel che serve in questi casi andiamo a scoprire cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve periodo.
Azioni Credit Suisse: analisi tecnica e strategie operative
È una seduta in decisio territorio negativo quella odierna per il titolo Credit Suisse con le quotazioni che, con volumi superiori alla media giornaliera menisile, tornano sotto la soglia dei 2 euro. Nel breve termine il mancato recupero di quest'ultimi livelli dovrebbe far proseguire le vendite in direzione degli 1,790 e a seguire verso gli 1,58-1,6 franchi che rappresentano i minimi intra segnati nella giornata di mercoledì scorso. Nel caso in cui anche questi sostegni non riuscissero ad arrestare la forza venditrice, si avrebbe un ulteriore fase ribassista che potrebbe spingere i prezzi verso gli 1,4 franchi e successivamente gli 1,3 franchi. In questo contesto tutti i rimbalzi che si mantenessero sotto le prime resistenze situate in area 2,5 franchi potrebbero essere sfruttare per operazioni ribassiste.
Al contrario sarà solo con il ritorno oltre quest'ultime aree resistenziali che si avrebbe un primi segnale di positività, con obiettivi rialzisti situati sui 2,85-2,90 franchi e successivamente i 2,95 franchi. Sarà solo lasciandosi alle spalle quest'ultimi livelli che il titolo potrebbe proseguire il suo recupero fin verso i massimi del 2023 posti in area 3,35 euro. E' sottinteso che l'analisi qui esposta perderebbe di valore nel caso
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